martedì 29 gennaio 2013

“IO NON SO ODIARE”: IN SCENA L’OLOCAUSTO PER GLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI

"Ogni situazione, buona o cattiva, può arricchire l'uomo di nuove prospettive. Se abbandoniamo al loro destino i duri fatti che dobbiamo irrevocabilmente affrontare, allora non siamo una generazione vitale."
Etty Hillesum
da PensieriParole
Questa mattina, 29 Gennaio 2012, al Teatro del Fuoco, è andato in scena lo spettacolo teatrale “Io non so odiare”, monologo sull’Olocausto interpretato da Mena Vasellino dell’Associazione culturale  “Molise Cultura” di Campobasso, per la regia di Palma Spina, a cui hanno preso parte circa 500 studenti delle Scuole secondarie di secondo grado di Foggia.
Lo spettacolo, liberamente tratto dagli scritti di Etty Hillesum, una giovane donna ebrea che, pur avendo la possibilità di salvarsi, decise di seguire il destino del suo popolo finendo la sua vita a soli 27 anni nel campo di concentramento di Auschwitz, ha rappresentato per i ragazzi un valido e coinvolgente strumento didattico di conoscenza, riflessione e rievocazione di uno dei periodi più bui della storia dell’umanità. 
Mena Vasellino - immagini tratte dal sito: http://www.menavasellino.it
Una pagina di storia lontana solo settant’anni, le cui radici di odio e discriminazione nei confronti delle comunità ebraiche, alla base dell’ideologia antisemita, però, continuano tutt’oggi a ramificarsi e manifestarsi nelle differenti forme di intolleranza verso le persone portatrici di qualsivoglia “diversità”.
L’Associazione di volontariato G.A.A.S., che in qualità di intermediario culturale si è occupata della promozione e dell’ organizzazione dell’evento presso le scuole superiori di Foggia, ringrazia i Dirigenti, i docenti e gli alunni degli Istituti “Marconi”, “Poerio” e “Perugini” per l’ampia e sensibile partecipazione allo spettacolo, che è coinciso proprio con la data scelta per la celebrazione ufficiale del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e della persecuzione del popolo ebraico, quest’anno eccezionalmente slittata di due giorni per favorire la più ampia partecipazione di studenti e insegnanti di tutta Italia.
Mena Vasellino - immagini tratte dal sito: http://www.menavasellino.it
Una giornata di commemorazione e speranza per marcare a fuoco nella memoria delle nuove generazioni le tracce di un tempo disumano che ha annientato la dignità, i diritti e la vita di milioni di persone come Etty Hillesum, la quale aveva ben compreso che “una pace futura potrà essere veramente tale solo se prima sarà stata trovata da ognuno in se stesso – se ogni uomo si sarà liberato dell’odio contro il prossimo, di qualunque razza o popolo, se avrà superato quest’odio e l’avrà trasformato in qualcosa di diverso, forse alla lunga in amore se non è chiedere troppo. È l’unica soluzione possibile.”.
Perché, come ha sottolineato la stessa attrice ai giovani presenti nel corso del breve dibattito che ha fatto seguito allo spettacolo, l’unica vera differenza che può esistere tra gli esseri umani è quella tra persone per bene e persone che non lo sono. 
Mena Vasellino - immagini tratte dal sito: http://www.menavasellino.it
L’Associazione G.A.A.S. ringrazia, infine, Mena Vasellino dell’Associazione “Molise Cultura” per l’intensa interpretazione del suo personaggio  e per le emozioni vere che, scavalcando le barriere della finzione scenica, è riuscita  dapprima a provare sulla sua pelle e poi a profondere al suo pubblico, ma soprattutto per la dedizione e la generosità con cui da tempo pone la propria arte ed il proprio talento al servizio di importanti cause sociali.
Una parte del ricavato dello spettacolo, infatti, sarà devoluto ad alcuni Medici che, due volte l’anno, si recano in Africa per curare i bambini dell’ospedale di Quiha in Etiopia, regalando loro nutrimento, istruzione e sollievo dalla malattia. Un’altra piccola parte, inoltre, verrà devoluta a favore dei minori a rischio dei quartieri settecenteschi di Foggia, zona in cui il G.A.A.S. concentra la stragrande maggioranza delle sue iniziative di educativa ed animazione di strada.



Anna la Cecilia
Associazione G.A.A.S.