sabato 28 maggio 2011

PROGETTO "LEG(ALI) AL SUD": CONCLUSO IL PRIMO MODULO "IL CORTILE CHE VORREI"

Avvicinare i bambini ai grandi temi sociali della “legalità”, della “partecipazione condivisa” e della “progettazione partecipata” non è un compito facile.
Educare alla legalità è una “missione” collettiva che necessita del lavoro sinergico tra le famiglie, il mondo della scuola, il terzo settore e l’associazionismo quali parti attive e propositive nella pratica e promozione della cittadinanza attiva e quindi della legalità.
Questo principio di cooperazione ha guidato il percorso di progettazione partecipata per la trasformazione dei cortili scolastici e degli spazi urbani degradati, intitolato “Missione L.e.D. – Legalità e Diritti”, realizzato nel I Circolo Didattico “Nicola Parisi” di Foggia, in gemellaggio con l’Istituto Comprensivo di Carapelle, nell’ambito del progetto PON 2007/2013- C3 FSE 2010/1094/959 “Leg(ali) al Sud: un progetto per la legalità in ogni scuola”, finanziato con i Fondi Sociali Europei.  Partner attuatore del progetto è la Cooperativa Sociale Scurpiddu, in collaborazione con l’architetto colombiano Francisco Cabanzo, membro dell’A.T.S. InRelazione, l’Associazione G.A.A.S. ed i tutor interni delle rispettive scuole. A conclusione del I Modulo “Il cortile che vorrei” stamani, 28 Maggio 2011, presso l’aula polifunzionale della scuola N. Parisi, è stato presentato il lavoro svolto dagli alunni attraverso l’allestimento di una mostra con i disegni ed i report fotografici realizzati dai bambini per rilevare le criticità del cortile, da cui partire per migliorarne la funzionalità, l’aspetto estetico e l’utilizzo, e la visione di un video documentante il processo di trasformazione.
Dopo la consegna degli attestati di partecipazione ai piccoli progettisti è stato possibile visionare con i genitori il plastico della scuola, realizzato dai bambini con l'esperto internazionale, e gli interventi tangibili di riprogettazione del cortile pensati e realizzati dai bambini che, nello specifico, hanno riguardato la costruzione di un orto scolastico, la pittura delle pareti del cortile chiuso ed inutilizzato della scuola, adiacente all’ex Gil di via Matteotti, e la decorazione dei vasi della scuola, decorati con la tecnica del decoupage.

Nel rispetto ed in piena attuazione degli articoli 12 e 13 della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia, che sottolineano da un lato il diritto del bambino ad esprimere la propria opinione sulle questioni che lo riguardano direttamente, dall’altro il suo diritto a partecipare attivamente alla vita sociale e scolastica, il progetto ha visto i bambini  protagonisti attivi del cambiamento, lanciando un messaggio importante alla società civile.
Il dirigente scolastico della scuola Parisi, Alfonso Rago, durante l’incontro di restituzione dei risultati del progetto PON, ha elogiato il lavoro degli alunni e delle partnership, invitando i genitori ad una partecipazione più attiva e costante alla vita scolastica dei propri figli, abbracciando in pieno lo “spirito partecipativo” del progetto. «La risposta alla violenza è la fantasia, la gioia e la creatività che i bambini hanno dentro; permettere ai bambini di manifestare le loro idee e cooperare tutti insieme affinchè sia possibile realizzarle, sono le nostre armi contro l’illegalità».
Con queste affermazioni Rago ha voluto lanciare quel monito che tutti noi dovremmo cogliere, specie se la scuola è quotidianamente presa di mira da atti vandalici, come è accaduto recentemente proprio alla Scuola Parisi che, in soli otto giorni, ha subito ben tre furti con scasso e sottrazione di materiali fondamentali per la formazione e la crescita degli alunni.
Il Presidente della Cooperativa Scurpiddu, Benvenuto Grillo, ha sottolineato che “questo progetto intende gettare nel mondo dei bambini quei semi di legalità che contribuiranno alla formazione di cittadini responsabili e rispettosi del “bene comune”.” I bambini, infatti, proprio come le piante messe a dimora nell’orto scolastico, sono tenere piantine che crescono nella direzione della legalità solo se hanno solide radici sociali, inserite in reti solidali capaci di convogliare l’energia creativa verso azioni concrete in cui possano identificarsi e di conseguenza mobilitarsi per la loro difesa.
 L’incontro si è chiuso invitando i genitori a collaborare attivamente nella cura e gestione degli spazi ripensati dai bambini, definendo le condizioni che consentiranno loro di utilizzare il cortile della scuola in orario extrascolastico insieme ai loro figli che, in mancanza di spazi di aggregazione, solitamente trascorrono il loro tempo in strada.
Il secondo modulo “Giochiamo a trasformare il Quartiere”, che partirà agli inizi di Ottobre, vedrà i bambini delle due scuole impegnati in azioni di trasformazione di aree degradate limitrofe ai rispettivi istituti scolastici.
Sarà dunque interessante, soprattutto a Foggia, vista la situazione dei Quartieri Settecenteschi, in cui è ubicata la scuola “N. Parisi”, sperimentare percorsi partecipati che vedano la scuola inserirsi a pieno titolo nel processo di Rigenerazione Urbana in atto nei Quartieri Settecenteschi, quale valore aggiunto capace di rileggere la città con gli occhi puliti e visionari dei bambini. L’aspettativa maggiore è quella di rendere il quartiere un luogo sempre più vissuto e sicuro per tutti che, a partire dalle suggestioni lanciate dai bambini, coinvolga sempre più adulti, giovani e bambini nella partecipazione alla vita sociale del quartiere, nell’ autogestione degli spazi pubblici (vigilanza e cura condivisa del quartiere) e nella riprogettazione/riorganizzazione dei tempi e degli spazi collettivi di convivenza.
 Legalità e legame sociale, del resto, sono due facce di una stessa medaglia.

Anna la Cecilia - Cooperativa Sociale Scurpiddu
Nico Baratta - G.A.A.S.


Qui di seguito il video con le foto che documentano il percorso di progettazione partecipata con  i bambini:





sabato 21 maggio 2011

LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA CON I BAMBINI AL I CIRCOLO DIDATTICO "N. PARISI" DI FOGGIA E ALL' ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARAPELLE

Progetto "Missione Le.D - Legalità e Diritti" - La scuola che vorrei
I Circolo Didattico"N.Parisi"

“Art.12 Convenzione ONU Diritti del bambino: “Il fanciullo ha il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa”.
La Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia sancisce il dovere da parte degli organi dello stato di ascoltare, informare e coinvolgere i bambini nelle questioni che li riguardano direttamente. Ogni bambino ha il diritto di contribuire alla decisioni adottate nella propria scuola (art.12), di esprimere la propria opinione sulla scuola o città che vorrebbe (art.12), di crescere nella legalità (art. 29, 32-33), di partecipare attivamente alla vita scolastica e sociale(art.13), di incontrare amici e giocare (art.31).
Ad ogni diritto corrisponde un dovere,  inteso come forma di tutela dei propri e degli altrui diritti. Il rispetto delle regole-doveri da parte dei bambini è direttamente proporzionale al rispetto da parte degli adulti dei diritti enunciati dalla Convenzione ONU. In quest’ottica, l’ educazione alla legalità presuppone una relazione di reciprocità in grado di restituire al bambino lo status di soggetto di diritto oltre che di soggetto competente. Partecipare alla trasformazione del proprio contesto di vita con il fare, il pensare, il progettare insieme è dunque il fondamento indispensabile per la co-costruzione del senso di appartenenza e di responsabilità verso gli altri e verso l’ambiente.
Partire dalla voce e dai sogni-bisogni dei bambini, assumendo i loro diritti quale parametro per un ripensamento sostenibile degli  spazi comuni, è appunto la “filosofia” che ha guidato il progetto PON C3Leg(ali) al Sud: un progetto per la legalità in ogni scuola”, finanziato con i Fondi Sociali Europei, presentato dal I Circolo Didattico "N.Parisi" di Foggia e dall'Istituto Comprensivo Statale di Carapelle.
Pulizia del cortile - Istituto Comprensivo di Carapelle - Fg
Progetto "Vivere in Legalità" - Per una scuola diversa
Il progetto sulla legalità è rivolto agli alunni delle classi II e III ed è incentrato sulla sperimentazione della “progettazione partecipata” con i bambini quale  strumento di espressione e valorizzazione delle loro idee per  trasformare i luoghi da loro vissuti quotidianamente, migliorandone l’aspetto estetico, la funzionalità e l’utilizzo.
In linea con le raccomandazioni delle Nazioni Unite e dell’ Agenda 21, il percorso progettuale è articolato in due moduli, il primo incentrato sulla riprogettazione del cortile scolastico, il secondo, che partirà ad Ottobre, sulla trasformazione di uno spazio urbano degradato o inutilizzato nelle immediate vicinanze della scuola.
Partner attuatore del progetto è la Cooperativa Sociale Scurpiddu che opera da circa tre anni nel territorio di riferimento della Scuola Parisi, attraverso azioni di animazione di strada e mediazione sociale finalizzate allo sviluppo di processi partecipativi e di integrazione socio-istituzionale. Il progetto, inoltre, si è avvalso della preziosa collaborazione dei tutor interni delle due scuole, dell'Associazione G.A.A.S. e dell’Architetto colombiano Francisco Cabanzo, figura professionale in possesso di notevoli esperienze di progettazione partecipata in ambito internazionale, membro dell’Associazione Temporanea di Scopo InRelazione, di cui la Cooperativa Scurpiddu è socio fondatore.
La sperimentazione, partita nel Gennaio 2011 con il primo modulo “Il cortile che vorrei – giochiamo a trasformare la scuola”, ha appena concluso la sua prima fase. Nel corso di questi quattro mesi i bambini hanno effettuato diversi sopralluoghi in cortile per registrare ed analizzare con occhi critici le aree all’aperto della scuola. 
"Professionisti per gioco" - I Circolo Didattico N. Parisi - Foggia
Mappa delle emozioni - Scuola N. Parisi - Foggia
Suddivisi in gruppi di esperti (fotografi, video-maker, intervistatori e disegnatori) sono andati alla scoperta del bello e del brutto, degli spazi inutilizzati da potenziare o degradati da riqualificare, avendo come principio guida il diritto del bambino a vivere in un luogo bello, pulito, giocoso e sicuro.
Dopo aver identificato gli spazi da trasformare, in risposta a determinati problemi o bisogni emersi, i piccoli progettisti hanno realizzato il plastico della scuola che ha permesso di verificare, collocare e negoziare le idee proposte dai bambini, attraverso la tecnica del Planning for Real. 
Planning for Real - I Circolo Didattico N. Parisi - Foggia
Le idee progettuali finali, votate democraticamente dai bambini, hanno visto la realizzazione di piccole azioni concrete di trasformazione e riappropriazione creativa dello spazio collettivo, a partire dalla selezione di 4 aree tematiche: verde/ambiente-arredi urbani- gioco-segnaletica. 
Ortobello dei Sogni - I Circolo Didattico N.Parisi - Foggia
La piantumazione degli ortaggi - I Circolo Didattico N.Parisi - Foggia
La pittura dei vasi - I Circolo Didattico N. Parisi - Foggia
A conclusione dei lavori, a cui hanno preso parte anche i genitori dei bambini, Sabato 28 Maggio, a partire dalle ore 10:30,  presso la Scuola Parisi di Foggia, si terrà un incontro per la restituzione alla cittadinanza di quanto realizzato.
L’evento, oltre all’allestimento di una mostra con le foto ed i disegni dei bambini, prevede l’ organizzazione di tavoli di negoziazione per la stipula di “patti sociali”per il proseguo nel tempo del progetto e per la  definizione delle condizioni che consentiranno, a bambini e abitanti del Quartiere, di usare il cortile della Scuola in orario extrascolastico.
La verniciatura dei muri del cortile chiuso adiaciente all'ex-Gil - scuola Parisi 
La casetta degli uccelli - Istituto Comprensivo di Carapelle - Fg
La progettazione partecipata è una grande occasione di cittadinanza sul campo per i bambini e di acquisizione di concetti quali legalità, impegno, responsabilità, cura e interesse del proprio contesto di vita. Partecipare alla progettazione dell’ambiente nel  quale i bambini vivono è una grande risorsa educativa, è un modo per conoscere il territorio e formare il proprio spirito critico, la propria capacità di formulare idee e proposte in dialogo maieutico con altri soggetti coetanei ed adulti. Educare alla cittadinanza partecipata ed alle pratiche democratiche significa educare alla legalità, diffondere la cultura dei valori civili del rispetto, della solidarietà responsabile e della sicurezza, valori che vanno conquistati e protetti. Significa fare un lavoro di “prevenzione educativa” che formi le coscienze fin dall’infanzia, tras-formando di riflesso anche quelle degli adulti, permettendo il necessario passaggio dal subire passivo al partecipare incisivo, dall’abitare indifferenti un luogo allo stare insieme creativo e trasformativo. Il progetto intende gettare le basi per lo sviluppo di un concetto più dinamico e costruttivo di “sicurezza urbana” che, da forma di repressione, diviene risorsa da costruire insieme, creando gli spazi e le condizioni per dar vita ad una comunità interrogante, a partire dall’esempio e dalle capacità visionarie dei bambini.  La cura e la responsabilità civica verso la propria scuola ed il proprio territorio, può avere luogo solo se ci si riconosce in essi, se la voce dei bambini diventa coro polifonico che insieme alla voce degli adulti amplifica il senso di appartenenza alla propria comunità. 

Anna la Cecilia