sabato 27 marzo 2010

ORGANIZZAZIONE XII GIORNATA DI STRADA: II INCONTRO CON LE ASSOCIAZIONI LOCALI



Tra Sabato 20 e Lunedì 22 Marzo 2010 si è tenuto il II incontro organizzativo per la XII Giornata di Strada. Presenti le Associazioni Emergency, Fratelli della Stazione, alla Salute, Auser, Libera, oltre alle associazioni animaliste Gli Amici di Rambo ed Il Rifugio del Cane.
In considerazione dei nuovi gruppi associativi aderenti, l’incontro ha rappresentato un ulteriore approfondimento riguardante le tematiche e gli scopi dell’iniziativa.
Dopo aver ribadito i laboratori previsti ed aver accettato l’adesione dei nuovi gruppi all’iniziativa, nella mattinata di Sabato è stato effettuato un sopraluogo nel piazzale antistante l’ex Gil e nel cortile della Scuola N. Parisi.
In considerazione degli ampi spazi aperti all’interno della scuola, si è pensato di comune accordo di non disperdere i vari stand delle associazioni e delle istituzioni ma di concentrare l’iniziativa nel cortile della scuola. Si dovrà fare in modo però di costruire un percorso che dall’ex Gil conduca i partecipanti all’interno del cortile stesso (cartelloni attaccati ai muri, striscioni, illustrazioni fotografiche dell’ex Gil e delle giornate di strada precedenti, etc).
Su suggerimento di Maria Grazia Faticato, socia di Emergency, si potrebbe tentare di individuare uno sponsor che possa mettere a disposizione i materiali per gonfiare palloncini ad elio, indispensabili in uno dei laboratori individuati.
Interessante, ma poco probabile visti i tempi ristretti e le festività pasquali, anche la possibilità di chiedere al Centro Interculturale Baobab di realizzare un volantino semplice e multilingua da distribuire ai numerosi stranieri del quartiere.
Il prossimo incontro organizzativo che si terrà sabato 27 Marzo 2010 alle ore 10 dovrà necessariamente condurre ad una definizione concreta dei ruoli, dei compiti e delle azioni da realizzare da parte di ciascuna associazione aderente (materiali da acquistare, gazebo disponibili, scenografia, cartelloni, locazione degli stand, eventuali auto-tassazioni, fund raising, volantinaggio).
In settimana dovrebbe essere convocato dalle istituzioni territoriali il tavolo sociale di confronto richiesto, di cui verrà relazionato l’esito a tutti.

Anna la Cecilia

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martedì 16 marzo 2010

XII GIORNATA DI STRADA: COMUNICATO I INCONTRO ORGANIZZATIVO CON LE ASSOCIAZIONI LOCALI

Presenti all’incontro di Sabato 13 Marzo 2010 i rappresentanti delle associazioni Libera, Fratelli della Stazione, Il Girasole, Emergency, POCS e Clan Destino. Seppur assenti, hanno dato conferma di adesione all’iniziativa la Scuola N.Parisi, l’Associazione Culturale Teatro dei Limoni e l’Associazione alla Salute. Dopo una breve presentazione delle associazioni presenti e dei loro principali scopi sociali, il Presidente del G.A.A.S. ha riassunto le motivazioni dell’iniziativa e dell’intera Operazione Scurpiddu, spiegando che lo scopo è continuare a stimolare la partecipazione dei cittadini rispetto a progettualità sociali di recente ufficializzate dalle istituzioni locali. Nello specifico questi progetti prevedono le ristrutturazioni edilizie dell’ex Gil di Via Matteotti, dell’ex carcere di Sant’Eligio e dell’ex II Circoscrizione di Via Frascolla. Sono state quindi illustrate ai partecipanti le principali idee che il G.A.A.S. intende promuovere nell’ambito della Giornata di Strada:
·          incoraggiare la nascita di Organizzazioni Autonome di Cittadini (OAC) così come previsto dalla Carta Europea della Cittadinanza Attiva. Organizzazioni funzionali alla concertazione delle linee di     intervento istituzionali sui territori
·          proporre alle istituzioni di individuare nell’ex Gil uno spazio per la realizzazione di un laboratorio progettuale permanente gestito da OAC, Associazioni ed Istituzioni
·          Suggerire di integrare il progetto ex-gil, che prevede la realizzazione di uno sportello Antiviolenza e di un Centro Mediazione Civile e Penale, con uno sportello di Mediazione Sociale                                                                                                                   
Numerosi ed interessanti gli interventi a riguardo da parte dei presenti. Francisco Cabanzo, rappresentante dell’Associazione POCS, con sede a Barcellona,  ha sottolineato la necessità di allargare il confronto progettuale a tutte le altre innumerevoli strutture abbandonate della città. Strutture che, sottolinea Cabanzo, in tempi di ristrettezze economiche sono tornate sotto i riflettori. Con la metafora dell’”arrosto di ossa”, inoltre, l’architetto colombiano, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia, ha rimarcato la necessita di politiche che uniscano il mondo associativo nella condivisione di progetti piuttosto che dividerlo secondo logiche individualistiche distanti dalle necessità reali dei cittadini. Mimmo Di Gioia, coordinatore provinciale di Libera, ricollegandosi a quanto espresso da Cabanzo e  manifestando forte consenso rispetto all’”Operazione Scurpiddu”, ha evidenziato l’importanza dell’evento in quanto primo vero esempio di partecipazione civica da riproporre su tutti gli altri beni degradati della città. Il Presidente del G.A.A.S. ha preso l’impegno di richiedere all’Assessorato all’Urbanistica un elenco delle stesse strutture per promuoverne una presa di coscienza collettiva da parte della cittadinanza. Viene inoltre comunicato ai partecipanti che il Dirigente del Primo Circolo Didattico N. Parisi, Dott. Alfonso Rago, ha manifestato il desiderio di concedere gli spazi aperti del cortile del proprio istituto, adiacente l’ex-gil, per la realizzazione dei laboratori per bambini. Da qui l’idea di programmare  un percorso che, partendo dal piazzale antistante l’ex-Gil, attraverso gli stand delle associazioni aderenti all’iniziativa, conduca all’interno della Scuola Parisi. Il passaggio sarà reso possibile dall’apertura di un corridoio che separa il cortile della scuola da quello della stessa ex-Gil. La scuola è in possesso  delle chiavi dei due cancelli del corridoio che è di sua proprietà. Le fasi conclusive dell’incontro sono state caratterizzate da suggerimenti per i laboratori da proporre ad adulti e bambini. Il Presidente del G.A.A.S. ha precisato che occorre lavorare su un’organizzazione dei laboratori a più livelli, poiché solo dopo il tavolo di confronto sociale chiesto alle istituzioni sarà possibile quantificare il budget a disposizione. Interessanti le iniziative di laboratorio proposte da Cabanzo e da Sara Mazzamurro di Emergency, che hanno integrato ed arricchito le ipotesi di laboratorio pensate dal G.A.A.S. Gli argomenti, così come richiesto dai partecipanti per motivi legati ai rispettivi impegni lavorativi, verranno ripresi Sabato 20 Marzo 2010 alle ore 10:00, fermo restante gli incontri di ogni lunedì dalle 19:30 alle 21:00 per le associazioni che non potranno presenziare agli incontri di Sabato.


Anna la Cecilia


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venerdì 12 marzo 2010

INCONTRO ORGANIZZATIVO XII GIORNATA DI STRADA

Sabato 13 marzo 2010, alle ore 10.00, presso la propria sede in Via Meridiana 58, il GAAS organizza un primo incontro per discutere la realizzazione della XII Giornata di Strada, che si terrà domenica 11 aprile 2010, nel piazzale antistante l'ex G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio - incrocio Via G. Matteotti e Via E. Pestalozzi). All'incontro, aperto alle associazioni, interverranno Fratelli della Stazione, Associazione Il Girasole, Teatro dei Limoni, Emergency, Associazione Alla Salute, Associazione Clan Destino, Luditerraneo ed il Coordinamento Provinciale di Foggia dell'Ass. Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, assieme ai referenti del Primo Circolo Didattico "N. Parisi" di Foggia, che collabora con il GAAS. La Giornata di Strada sarà l'occasione per discutere dei tre progetti presentati dal Comune di Foggia insieme a Provincia di Foggia e A.S.L. Fg, tramite un bando regionale, che andranno a rafforzare la rete dei servizi sociali territoriali.


Uno dei progetti del Comune interessa l'ex GIL, che verrà riconvertita in un Centro Antiviolenza e di Mediazione Civile e Penale. Gli altri due progetti riguardano la realizzazione di un Centro Diurno per Minori nell'ex II Circoscrizione di Via B. Frascolla e l'adeguamento a dormitorio sociale dell'ex carcere di Sant'Eligio.
Nell'ambito dei suddetti progetti, il GAAS ha chiesto formalmente a tutte le istituzioni coinvolte di convocare un tavolo sociale per condividere l'organizzazione della Giornata di Strada e dei suoi contenuti.
Ulteriori proposte del GAAS riguarderanno la promozione di O.A.C. (Organizzazioni Autonome di Cittadini), così come previsto dalla Carta Europea della Cittadinanza Attiva, la realizzazione, all'interno dell'ex GIL, di uno Sportello di Mediazione Sociale nonchè di un laboratorio sociale creativo e progettuale, co-gestito dalle associazioni territoriali insieme alle OAC ed alle istituzioni.
Per chi non potesse partecipare all'appuntamento del 13 marzo 2010 e volesse comunque aderire alla Giornata di Strada, il GAAS ha calendarizzato una serie di incontri organizzativi che si terranno ogni lunedì, dalle ore 19.30 alle 21.00, (tranne l'incontro del lunedì di pasquetta, che verrà spostato al giorno seguente).





Per informazioni e contatti
tel. 0881-723315
cell: 3204094562


Anna la Cecilia


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sabato 6 marzo 2010

LA SFIDA DELLA MEDIAZIONE SOCIO-ISTITUZIONALE

È molto diffusa la mentalità che tende a contrapporre istituzioni e persone. Ma le istituzioni non sono sempre antagoniste della società civile. Le istituzioni meritano la critica ed anzi esse stesse dovrebbero essere capaci di autocritica e autoanalisi. Occorre riconoscere che le istituzioni sono fatte di persone, le quali subiscono le contro-finalità di quelle condizioni di disagio che esse contribuiscono, direttamente o indirettamente, a generare. Nelle istituzioni ci sono dei limiti oggettivi, che vincolano le persone che le rappresentano a dinamiche e logiche determinate. Prima di esaminare le responsabilità bisognerebbe riconoscere queste logiche. I limiti delle istituzioni coincidono esattamente con le possibilità delle persone, in una società dove la legge sancisce il diritto inviolabile della libertà. La società civile, le persone reali che la compongono, devono andare incontro alle istituzioni, alle persone che nelle istituzioni rappresentano i bisogni della collettività, proporre e suggerire loro oltre che idee e progetti innovativi anche piani di analisi della coscienza. Le istituzioni hanno potere sulle persone, reciprocamente le persone hanno potere sulle istituzioni. E ciò non solo rappresentativamente. Le persone possono influire sulle istituzioni, le istituzioni possono-devono confrontarsi con le proposte delle persone. Una critica alle istituzioni è utile solo se non è fine a se stessa; e non è fine a se stessa solo se parallelamente si approfondiscono le questioni e si procede creativamente verso il dialogo e la comprensione reciproca. Del resto, un’azione violenta, di scontro frontale, non apporterebbe benefici né alle istituzioni né alle persone; poiché oggi il mondo è maturo per capire che la violenza non è un mezzo efficace, che i conflitti non devono sfociare necessariamente nella violenza e possono essere trasformati creativamente in situazioni utili alla realizzazione del bene comune. Una mediazione tra persone e istituzioni è possibile. Ma è possibile solo su un terreno comune, nell’ambito di una aspirazione condivisa e condivisibile collettivamente. Una mediazione è possibile se nelle persone e nelle istituzioni si genera la disposizione all’ascolto recproco e alla lettura imparziale dei conflitti e degli antagonismi, la capacità di riconoscere i propri limiti e di sapersi correggere e adattare sulle esigenze degli altri. Una mediazione è possibile se si diventa capaci di riconoscere nei propri bisogni i bisogni di tutti, se si riesce a entrare in una dimensione oggettiva di partecipazione di problematiche e idee, analisi e soluzioni, se si riesce a realizzare una forma di comunicazione reciproca. In teoria tutto ciò può sembrare facile da realizzarsi. In realtà si tratta di un compito arduo e complicato. Una mediazione sociale ed istituzionale implica una formazione alla democrazia partecipata e generalizzata; una concentrazione di energie, volontà, idee, risorse fisiche e spirituali verso un obiettivo comune, degli scopi comuni. Siamo nella sfera della trasformazione dei conflitti, la quale rientra nella storia della risoluzione nonviolenta dei conflitti. Una mediazione nei Quartieri Settecenteschi è possibile solo se si creano le condizioni di un confronto pacifico, il quale comprende: analisi, autoanalisi, capacità di ascolto reciproco, disponibilità alla cooperazione disinteressata, umiltà. Questi gli aspetti umani, ai quali bisogna aggiungere quelli più tecnici e specialistici. Occorre un approccio multidimensionale, un’azione concertata interumana e interdisciplinare, una strategia di cooperazione che vada oltre i limiti solitamente accettati (ed espressi, ad esempio, in battute tipo: “non ci sono risorse”, “la gente non collabora”, “le istituzioni sono corrotte”), che tenga conto delle peculiarità del territorio e del contesto in cui si agisce, e si misuri con le azioni di democrazia partecipata e concertazioni socio-istituzionali realizzate in altri luoghi. Ogni giorno è un’occasione per avanzare in questo progetto sociale di cui la comunità foggiana, come molte altre comunità umane, ha urgente bisogno. Ogni giorno dobbiamo interrogarci sui nostri problemi e le nostre contraddizioni, confrontarci con la consapevolezza che i problemi e i bisogni reali di ciascuno sono i medesimi di tutti. Ogni giorno dobbiamo cercare di spezzare quell’inerzia verso cui le logiche e le necessità sociali spesso ci conducono. La vita è un’esperienza unica. Ancora più unica diventa se la consapevolezza della sofferenza individuale si fa collettiva, se nel dolore e nella gioia si esce dall’individualismo ma anche dal gruppo di appartenenza, dalla terra d’origine, per porsi in una dimensione umana più ampia e universale, dove l’agire e volere di ognuno sia agire e volere di tutti.

Antonio Fiscarelli
tratto dall'opuscolo "Quartieri Settecenteschi. Un problema, un approccio, una speranza."


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