martedì 27 dicembre 2016

Parla come mangi: la lingua per parlare e per gustare: Ricetta di Muhammad - Gambia



Il Benachin, in italiano “tegame”, è un piatto popolare in tutta l'Africa Settentrionale, originario del Gambia. Muhammad, che lo ha cucinato per i suoi compagni, durante la preparazione è taciturno e concentrato, mostrando tra i fornelli la grinta ed il carattere necessari ad uno chef. Sembra rianimarsi in un mondo a lui familiare, in cui si muove con destrezza e sicurezza, come se stesse ricostruendo un pezzo d'Africa con le sue mani, quella terra che non vuole raccontare, che traspira dalla sua pelle, quella fame d'Africa che vorrebbe dimenticare.

RICETTA BENACHIIN

1 verza,m 2 melanzene, 5 carote, 5 patate, 1 litro di salsa di pomodoro, 3 limoni, peperoncino, 2 kg di riso, 2 kg d carne di vitello a pezzi, pepe, dadi
Preparazione:
Mischiare salsa di pomodoro con le cipolle tagliate sottili. Tagliare tutte le verdure a pezzi grossolani. In un pentolone mettere olio con la carne a pezzi. Farla indorare poi toglierla e metterla da parte, conservando il liquido cremoso di cottura. In un'altra pentola mettere la salsa con le cipolle. Dopo 10 minuti mettere la melanzana e la verza a pezzi. Dopo 5 minuti aggiungere la crema di carne messa da parte, la carne e le patate a pezzi. Nel frattempo il riso viene bagnato e girato a mano e condito con del parmigiano. Quando cotte, mettere da parte carne e melanzane. Far cuocere le patate per 20 minuti ed aggiungere il riso crudo. Aggiungere nuovamente la carne e le melanzane. Spegner quando il riso è cotto e si è formata una crema densa e cremosa.

RICORDI DI GUSTO
Il Benakin è il piatto più diffuso durante il ramadan ed è il mio preferito. Io l'ho sempre cucinato da solo, la prima volta avevo 15 anni. Ho imparato a cucinarlo osservando mia madre che lo preparava spesso. Io ci metto molto peperoncino. E' un piatto unico, completo, che dopo il digiuno fortifica e da nuove energie. 

LA "NON STORIA" DI MUHAMMAD
"La mia storia è troppo complicata da raccontare, io non so parlare bene né inglese né italiano. Io parlo bene solo la lingua mandingo". Queste le parole di Muhammad quando gli viene chiesto di raccontare la sua storia ed il viaggio che lo ha condotto in Italia nel Giugno 2016. Poi lo spazio infinito  di un lungo e pesante silenzio che ombreggia sul suo volto perennemente imbronciato.
Di certo sappiamo che ha rischiato di perdere la vita in mare a causa di un buco nel gommone in cui viaggiava insieme a tantissime altre persone, una tra le quali, una donna, è deceduta. Una nave norvegese li ha salvati e fatti sbarcare  al porto di Brindisi. 
Probabilmente, dietro questa chiusura, che non lascia trapelare alcuna volontà di sforzarsi per farsi comprendere nel suo italiano maccheronico, come invece hanno fatto i suoi compagni, si nasconde il desiderio di dimenticare un pezzo di vita ingenerosa che non desidera eternizzare in queste pagine virtuali. Oggi Muhammad frequenta un corso di alfabetizzazione linguistica presso l'Istituto CPIA - Centro Provinciale per l'istruzione degli adulti -  al termine del quale dovrà sostenere un esame di idoneità, funzionale alla frequenza del secondo anno per il conseguimento del Diploma di Scuola Media Inferiore presso lo stesso Istituto.
L'auspicio è che un giorno possa sentire il bisogno di raccontarsi, impellente come la fame...


Anna la Cecilia