domenica 9 gennaio 2011

Foggia: La città sospesa tra passato e futuro. Chiusa la campagna di scavi in Piazza De Santis


I-pog, il grande cubo parlante che per due mesi ha collegato la città di sopra alla città di sotto, martedì 28 Dicembre 2010 ha spento i riflettori, facendo finalmente luce sulla “Memoria perduta e sulla memoria ritrovata”. Questo il titolo del progetto relativo alla campagna di scavi dell’ipogeo di Piazza De Santis, promosso dal “Consorzio Giù la Testa” e finanziato dalla “Fondazione Banca del Monte” di Foggia, che ha visto la società spin off dell’Università di Foggia “Archeologica” lavorare con la “testa in giù”,  dal 4 Novembre al 20 Dicembre, per rinvenire gli ambienti  sottostanti la cattedrale.
 “Un progetto che avrà un seguito”, come sottolineato da Francesco Andretta, Presidente della “Fondazione Banca del Monte”, nel corso dell’incontro di chiusura della campagna di scavi,  e ripartirà proprio dalla scoperta, rinvenuta nel corso dell’indagine, di un vano ipogeico che potrebbe condurre all’ingresso principale dell’ipogeo.
Sotto strati e strati di terra, ad un livello sotterraneo superiore agli 8 metri dal manto stradale, lo scavo ha condotto all’identificazione di  due ambienti ipogeici  riconducibili ad un pozzo risalente al 700/800 e ad una fossa granaria, la cui datazione potrebbe essere addirittura antecedente al XVIII secolo, presumibilmente di epoca medievale, come specificato da Giuliano Volpe, Rettore dell’Università di Foggia.
La presenza di rifiuti vari  e materiali di scarto lasciano presagire che l’ambiente,  nei suoi ultimi periodi di utilizzo, sia stato usato come immondezzaio. Informazioni  più precise sull’alimentazione e sullo stile di vita dei nostri avi ci verranno fornite a seguito degli studi sui reperti ritrovati, per lo più ossa di animali, lische di pesce ed  utensili  in ceramica.
Si è trattato di un primo vero intervento di “archeologia urbana” realizzato nel cuore pulsante della città di Foggia, progetto innovativo e sperimentale soprattutto nelle sue modalità partecipative.
La “Cooperativa Scurpiddu”, socio fondatore del “Consorzio Giù la Testa, ha curato gli aspetti relativi alla comunicazione sociale ed al coinvolgimento della cittadinanza, attraverso la compilazione di un questionario di  indagine sociale, direttamente distribuito dalle attività commerciali del centro storico. Come riportato da Benvenuto Grillo, Presidente della Cooperativa, ” dei 3000 questionari distribuiti tra scuole, residenti e commercianti del centro storico, ne sono stati compilati e restituiti 304”. Si è quindi superato il 10% della partecipazione, risultato importante alla luce  della preoccupante “apatia culturale” che troppo spesso caratterizza il territorio dauno.  Da non sottovalutare, inoltre,  il dato relativo alla prima domanda sul grado di conoscenza percepito in merito alla presenza di ambienti ipogeici a Foggia. Il 22,03% ha risposto “per niente, Il 58,55% ha risposto “poco”, il 17,1% “abbastanza” e solo il 2,3 %   molto”.
 Dato quest’ultimo ancor più preoccupante se si considera che l’indagine sociale è stata realizzata in attività e scuole che servono proprio  il centro storico, ricco di ipogei. Il Consorzio, inoltre, con il supporto della “Fog Produzione Video” di Sergio Grillo, ha realizzato un video documentario, proiettato nel corso della serata in Piazza De Santis in cui, oltre alla  documentazione costante degli scavi da parte degli archeologi e speleologi, sono state raccolte testimonianze ed aneddoti dei cittadini legate alla “memoria degli ipogei”.
Quella memoria che, in silenzio, chiama dalle viscere della terra e chiede di essere ritrovata.
Perché, come espresso da uno dei tanti cittadini ascoltati,“la città è nostra. E siamo noi che dobbiamo riscoprirla.”


Qui di seguito il trailer del documentario "La memoria perduta, la memoria ritrovata" realizzato da Sergio Grillo - Fog Produzione Video


Anna la Cecilia

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