Laboratorio di Legalità Francesco Marcone |
In questi giorni di commemorazione delle vittime di oggi e di ieri della mafia, Foggia si mobilita per dire no alla violenza ed affermare su più fronti i valori della giustizia, dell’impegno civile e della solidarietà.
Dopo la Fiaccolata della legalità tenutasi domenica per esprimere lo sdegno contro l’attentato alla scuola di Brindisi, l’ inaugurazione della “piazza della legalità” in via Nedo Nadi e l’arrivo a Foggia della Carovana Internazionale Antimafia di ieri pomeriggio, anche le scuole hanno fatto la loro parte nell’impegno per la diffusione della cultura della legalità.
Nella mattinata di Martedì 22 Maggio, i bambini del I Circolo Didattico “Nicola Parisi”, accompagnati dalle maestre, dai genitori e dagli operatori della Cooperativa Sociale Scurpiddu, si sono recati a Cerignola per visitare due beni confiscati alla mafia, il “Laboratorio di Legalità Francesco Marcone” e “Terra AUT”, riconvertiti entrambi in aziende di produzione agricola.
Le cooperative “Pietra di scarto” e “AlterEco”, che gestiscono i due beni, hanno organizzato per l’occasione una caccia al tesoro finalizzata ad esplorare, attraverso il gioco, i luoghi appartenuti ai boss mafiosi locali e conoscere la storia di chi ha speso la propria vita per combattere l’illegalità. I bambini, correndo alla ricerca degli indizi tra gli alberi di ciliegio e di ulivo, si sino fermati a riflettere sul fenomeno mafioso, rispondendo ad una serie di domande. Cos’è la mafia? Chi era Peppino Impastato?
Pietro Fragasso - Presidente della Cooperativa "Pietra di Scarto" |
La caccia al tesoro della legalità |
“La mafia non è un’entità astratta e lontana dalle nostra realtà. E’ in mezzo a noi. La cultura mafiosa si insinua già nei banchi di scuola quando non denunciamo una prepotenza da parte di un altro bambino, quando siamo testimoni di atti illeciti e restiamo in silenzio, lasciando soli coloro che hanno subito o contestato un sopruso” ha detto Pietro Fragasso, Presidente della Cooperativa “Pietra di Scarto”, facendo un parallelismo con le organizzazioni no profit.
Le cooperative sociali e le associazioni sono gruppi organizzati che agiscono per l’interesse collettivo e che hanno come prerogativa la Libertà ed il rispetto della dignità umana. Le organizzazioni criminali, inversamente, sono gruppi che agiscono per promuovere interessi privati a scapito della collettività. Gli affiliati alla mafia sono marionette che, se decidono di tagliare i fili che li legano ai vertici malavitosi, possono uscire dal gruppo solo “in orizzontale” o diventando collaboratori di giustizia.
Giovanni impastato in visita a Terra Aut nel Marzo 2012 |
La differenza è quell’”AUT” che spicca sulla targa posta all’entrata degli 8 ettari di campagna in Contrada Scarafone, lo stesso nome dato da Peppino Impastato alla sua radio libera di controinformazione.
Arrivo a Terra Aut - Contrada Scarafone |
“Aut non è la trascrizione sbagliata di un termine inglese che significa “fuori” ma è una congiunzione latina che indica un’ ”alternativa”, una presa di posizione, una scelta differente rispetto alla sottomissione al sistema mafioso. Terra Aut vuol essere appunto un’alternativa, anche in termini di sviluppo eco-sostenibile e di diffusione di un'agricoltura sana, biologica, rispettosa dell'ambiente e della vita”, ha specificato Vincenzo Pugliese, Presidente della Cooperativa “Alter Eco” assegnataria del bene.
Don Pasquale Cotugno, parroco di Cerignola e referente del presidio cittadino di “Libera – associazione, nomi e numeri contro le mafie”, si è complimentato con la scuola Parisi, l’unica tra tutte le altre scuole che ad oggi hanno visitato le terre espropriate alla mafia ad aver coinvolto anche le famiglie.
I genitori ed i bambini della Parisi, che già da tempo sono impegnati in percorsi di legalità e partecipazione civica, insieme all’Associazione G.A.A.S. ed alla Cooperativa Scurpiddu, sono tornati a casa con un tesoro simbolico-collettivo: l’eredità morale, culturale e civile delle vittime della mafia. La ricchezza è la consapevolezza che la scuola, insieme alla famiglia ed al terzo settore, può fare la differenza ed incarnare, con la coerenza e l’esempio quotidiano, i principi di libertà e coscienza civile, inscindibili dalla conoscenza, dalla memoria storica, dalla ricerca della verità e dallo spirito critico. Perché la mafia, come ci ricorda Antonino Caponnetto, “teme la scuola più della giustizia e prospera sull’ ignoranza della gente, sulla quale può svolgere opera di intimidazione e di soggezione psicologica”.
Anna la Cecilia
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