sabato 13 aprile 2013

Progetto "Mamma Margherita": un orto sociale per i ragazzi del G.A.A.S e della Comunità Educativa Scurpiddu



Si è tenuta ieri  12 Aprile 2013 la cerimonia di consegna degli orti sociali, presso la masseria Antonia de Vargas a Foggia, al km 2,1 di via Manfredonia, nell’ambito del progetto “Mamma Margherita” promosso dalla fondazione Siniscalco Ceci- Emmaus.
All’ evento hanno preso parte il sindaco di Foggia Gianni Mongelli, Attilio Manfrini, direttore Asl, don Michele De Paolis, Rita De Padova, presidente e direttore della fondazione Sinisclaco Ceci- Emmaus, Lucio Cavazzoni, presidente di Alce nero Milizia, marchio di apicoltori e agricoltori fin dagli anni ’70, Silvio Barbero, presidente nazionale di Slow food, Cristoforo Carrino, produttore biologico ed Elena Gentile, assessore regionale al Welfare e alla Sanità. Tra le circa 50 famiglie e associazioni che hanno aderito al progetto, l’ Associazione di Volontariato G.A.A.S. – Gruppo di Azione e Animazione Sociale – è risultata assegnataria di una porzione di terreno di circa 30-40 mq, dotata di collegamento a un impianto idrico.

Il Presidente del G.A.A.S. Francesca Capone
Nel corso della manifestazione, il Presidente del G.A.A.S. Francesca Romana Capone ha sottoscritto il protocollo d’intesa ed il regolamento degli orti sociali, il cui lotto di terreno concesso sarà coltivato insieme ai ragazzi della nascente Comunità Educativa Scurpiddu, molti dei quali provenienti dal circuito penale, gestita dalla Cooperativa Sociale Scurpiddu, di cui il G.A.A.S. è socio fondatore. 
Il progetto intende offrire ai minori ospiti un’ opportunità formativa ed educativa, non solo in termini di acquisizione di una cultura botanica e naturalistico-ambientale ma soprattutto di “coltivazione” dell’attesa,  dell’autostima, del senso civico e di cura dell’ambiente, dell’impegno e delle responsabilità connesse al raggiungimento dei risultati auspicati, messaggi importanti per adolescenti spesso sprovvisti di una visione progettuale della vita, che tendono a vivere esclusivamente il “presente”.

Anna la Cecilia

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