martedì 19 ottobre 2010

“LA NOTTE DEI SENZA DIMORA” – PROVE DI UN’INCLUSIONE POSSIBILE


Giunta alla sua V edizione, si è svolta ieri 17 Ottobre 2010 la “ Notte dei  Senza Dimora” organizzata dai Fratelli della Stazione di Foggia, associazione cattolica che si occupa da anni di assistenza ad emarginati ed immigrati, denunciando il disagio di quanti hanno solo il cielo come tetto, la strada come casa ed un cartone come letto.
Ed è proprio la strada che ha fatto da palcoscenico all’evento, inserito  nella ‘rete’ della manifestazione nazionale organizzata dall’associazione milanese ‘Terre di Mezzo’, in occasione della Giornata Mondiale dell’ONU di lotta alla povertà. 
Il pronao della Villa comunale ha ospitato, raccolti attorno ad una “tavola rotonda” dal titolo “‘Foggia apre ai senzatetto: dalla via per i poveri al dormitorio. Prove di un´inclusione possibile’, il Sindaco di Foggia Gianni Mongelli, il Presidente della Provincia di Foggia Antonio Pepe, l´Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Foggia Pasquale Pellegrino, il Commissario Straordinario dell´IPAB di Foggia SS. Addolorata Alfonso De Pellegrino, il Presidente dell’Associazione Fratelli della Stazione Leonardo Ricciuto ed il Presidente dell’Associazione G.A.A.S. Benvenuto Grillo.
Protagonista indiscusso della serata Corrado Pasquale Rizzi, primo senzatetto di Foggia ad aver beneficiato di ‘Via della Casa Comunale’, la cosiddetta Via per i  poveri che consente ai senza dimora di ottenere la residenza anagrafica, proposta inserita nel programma elettorale di Antonio Barbone, simbolicamente e provocatoriamente candidato sindaco di Foggia per far riflettere sulla condizione dei “senza tetto”.
Oggi il signor Corrado può usufruire dell’assistenza socio-sanitaria e legale, del diritto di voto, della certificazione anagrafica di stato civile, di un domicilio cui far pervenire la propria  posta personale. Nel corso della serata ha raccontato con dignitosa compostezza la sua storia: dal divorzio, alla perdita del lavoro, alla strada. Ha poi lanciato un appello all’Amministrazione Comunale per l’erogazione di contributi economici per tutti coloro che come lui, senza casa e senza lavoro, stentano a sopravvivere. L’Assessore Pellegrino, chiamato in causa, ha riferito che, purtroppo, non ci sono  ad oggi risorse economiche destinate al contrasto della povertà per via della grave  crisi finanziaria che incombe sul Comune di Foggia. Ha aggiunto però con soddisfazione che presto, presumibilmente tra un anno,  proprio grazie all’apertura verso le proposte che le associazioni locali hanno portato avanti in nome delle categorie più svantaggiate, sorgerà un Dormitorio per i senza dimora nell’ex carcere di Sant’Eligio, progetto presentato dal Comune e dall’Ipab Maria Santissima Addolorata di Foggia proprietaria dell’immobile. Il Presidente dell’ipab De Pellegrino ha precisato che nel Dormitorio saranno previsti 24 posti letto, una mensa, servizi sanitari ed uno sportello di orientamento e di ascolto, per un’assistenza continua ad italiani e stranieri in condizione di fragilità sociale. Il Presidente dei Fratelli della Stazione, Leo Ricciuto, ha espresso la propria soddisfazione per aver aperto la V Edizione della “Notte dei Senza Dimora” con delle buone notizie e con dei risultati positivi raggiunti nell’affermazione dei diritti degli “ultimi”, risultati che soltanto un anno fa sembravano lontani.
Non sono mancati i colpi di scena nel corso della Tavola Rotonda. Le tematiche trattate, infatti,  hanno preso forma ed espressione nel volto concitato di un giovane rumeno che, con parole colorite e appassionate al limite della violenza verbale, è irrotto nella scena denunciando le politiche locali di integrazione dei cittadini stranieri, manifestando le proprie problematiche e portando la sua esperienza di lavoratore onesto, privato del diritto di ricevere i contributi previdenziali dopo tre anni di duro lavoro. Il Sindaco di Foggia Gianni Mongelli e l’Assessore alle Politiche Sociali Pellegrino hanno risposto alla comprensibile rabbia del giovane con spirito sensibile e accogliente, rimarcando gli sforzi dell’amministrazione comunale, nonostante la difficile situazione di dissesto economico che grava su di essa, nella ricerca di soluzioni possibili per favorire l’integrazione sociale degli immigrati.
Benvenuto Grillo, Presidente del G.A.A.S., richiamando l’accaduto, ha sottolineato l’importanza dell’ascolto di quanti, come il ragazzo rumeno in questione, vivono il disagio in prima persona e che, anche se apparentemente sembrano in grado solo di distruggere e rimproverare, se accolti ed ascoltati con attenzione e rispetto, sono in grado anche di suggerire e proporre interventi costruttivi alle istituzioni per dare risposte concrete ai loro disagi. Ha inoltre ringraziato l’Amministrazione Comunale per aver saputo cogliere e tradurre in progettualità le esigenze del territorio, filtrate dalle associazioni locali che, ha ribadito il Presidente del G.A.A.S., continueranno a vigilare sull’operato delle istituzioni attraverso canali partecipativi che vedano i cittadini protagonisti  delle trasformazioni territoriali. Il G.A.A.S., ha aggiunto Grillo, in sinergia con il mondo associazionistico locale, si impegnerà nella creazione  di O.A.C., Organizzazioni Autonome di Cittadini (come previste dalla Carta Europea della Cittadinanza Attiva) aventi la finalità di collaborare con le istituzioni, realizzare progettualità condivise e sup-portare la voce del popolo, la spinta innovatrice, che dal basso spinge verso l’alto.
Dopo canti, balli e degustazioni, come ogni anno, la manifestazione si è conclusa con un gesto di solidarietà più eloquente delle tante parole spese nel corso della serata: si è dormito simbolicamente in strada per testimoniare la dura realtà dei senza tetto. Per continuare a denunciare, avvicinare, condividere.

Anna la Cecilia

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