Questa settimana il nostro viaggio culinario ha fatto tappa in Bulgaria, la cui gastronomia è caratterizzata da piatti rustici e molto speziati, dalle evidenti contaminazioni turche, greche e balcaniche. Il nostro cuoco provetto ha scelto di condividere con noi il suo piatto preferito, il Kufteh, che ricorda per assonanza di nome e sapore la Kofta, un piatto di polpette tipiche del medioriente, il cuo sapore ricco e gustoso viene attenuato dal sapore fresco ed avvolgente dello yogurt greco.
KUFTEH: PIATTO TIPICO DELLA BULGARIA
Il Kufteh, spiedini di carne macinata, è un piatto tipico della Bulgaria. Viene spesso accompagnato da un'insalata di pomodori, cetrioli e cipolle e da una zuppa di yogurt e cetrioli, denominata tarator. Qui di seguito la ricetta per 10-12 persone:
2 kg di carne macinata, 3/4 cipolle, 3 spicchi di aglio, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, peperoncino in polvere, cannella, pepe, scorza di limone grattuggiata, menta fresca o essiccata, cumino, Per insalata: 6 pomodori, 4 cetrioli, tre cipolle.
Preparazione:
Mettere la carne in una ciotola capiente ed unire le spezie, il limone grattugiato e le cipolle tritate. Impastare ed unire il sale. Mettere su un piano ed arrotolare con le mani. Dividere l'impasto in porzioni uguali e ricavare dei salsicciotti. Infilare uno spiedino in ciascun salsicciotto facendolo uscire da entrambi i lati. Riscaldare la padella con l'olio. Farvi cuocere i kafta, avendo cura di girarli da entrambi i lati. Tagliare i cetrioli, le cipolle ed i pomodori. Impiattare e condire con olio.
RICORDI DI GUSTO
Questo piatto mi ricorda quando io ed i miei genitori, insieme a tantissimi amici e parenti, la sera cucinavamo i kufteh sul grande terrazzo della masseria in cui vivevo, spesso in occasione di feste. Eravamo almeno in 50. C'erano persone di tutte le età, dai mie fratelli piccoli ai miei nonni. Ero davvero curioso di far conoscere il mio piatto preferito ai miei amici della Comunità e sono contento che sia piaciuto. In Bulgaria mangiamo molte verdure e carne con yogurt, qui in Italia invece mangiate ogni giorno pasta ed a me non piace tanto, invece i kufteh li mangerei ogni giorno. Mi sono divertito a fare le rose di pomodoro e verdura per decorare la mia insalata. Spero di poter cucinare ancora e far conoscere altri piatti della mia terra.
LA STORIA DI PETER
"Mi chiamo Peter ed ho 15 anni. In Bulgaria avevo molti amici, andavo a scuola e mi divertivo molto a correre e giocare in strada. Un giorno, mentre giocavo scalzo, mi sono ferito ad un piede ed ho preso una brutta infezione. A causa di una cancrena hanno dovuto amputarmi la gamba. Da allora non sono andato più a scuola. Ero piccolo quando io e la mia famiglia abbiamo lasciato la Bulgaria, i miei genitori volevano scoprire l'Italia così un giorno abbiamo preso la nave e siamo partiti per arrivare in un campo nomadi di un paese della Provincia di Foggia. Qui sono stato per un pò di tempo, poi sono scappato via per motivi che non voglio ricordare nè raccontare. Non ero felice con loro. Ho vissuto in strada per un pò di tempo, fino a quando i carabinieri di San Severo mi hanno portato a Lucera presso una Comunità. Lì non mi comportavo bene, ero arrabbiato con tutti e litigavo anche con gli educatori. Dopo qualche mese sono stato trasferito alla Comunità Educativa Scurpiddu, nella quale vivo da 1 anno e due mesi. Adesso sono più grande e riesco a controllarmi meglio quando mi fanno arrabbiare. Sto andando a scuola e frequento un corso di nuoto, che mi piace molto. Un giorno, quando sarò cresciuto, avrò una protesi per la mia gamba e potrò camminare senza stampelle."
Peter
LA STORIA DI PETER
"Mi chiamo Peter ed ho 15 anni. In Bulgaria avevo molti amici, andavo a scuola e mi divertivo molto a correre e giocare in strada. Un giorno, mentre giocavo scalzo, mi sono ferito ad un piede ed ho preso una brutta infezione. A causa di una cancrena hanno dovuto amputarmi la gamba. Da allora non sono andato più a scuola. Ero piccolo quando io e la mia famiglia abbiamo lasciato la Bulgaria, i miei genitori volevano scoprire l'Italia così un giorno abbiamo preso la nave e siamo partiti per arrivare in un campo nomadi di un paese della Provincia di Foggia. Qui sono stato per un pò di tempo, poi sono scappato via per motivi che non voglio ricordare nè raccontare. Non ero felice con loro. Ho vissuto in strada per un pò di tempo, fino a quando i carabinieri di San Severo mi hanno portato a Lucera presso una Comunità. Lì non mi comportavo bene, ero arrabbiato con tutti e litigavo anche con gli educatori. Dopo qualche mese sono stato trasferito alla Comunità Educativa Scurpiddu, nella quale vivo da 1 anno e due mesi. Adesso sono più grande e riesco a controllarmi meglio quando mi fanno arrabbiare. Sto andando a scuola e frequento un corso di nuoto, che mi piace molto. Un giorno, quando sarò cresciuto, avrò una protesi per la mia gamba e potrò camminare senza stampelle."
Peter
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