martedì 27 settembre 2011

CANTIERI ANIMATI: XIV GIORNATA DI STRADA DELL'OPERAZIONE SCURPIDDU



Nella “Carta della rigenerazione urbana”, approvata nel 2009 dalla Giunta comunale di Foggia in attuazione della Legge Regionale n. 21 del 2008, si legge che “informare tutti i soggetti coinvolti è indispensabile non solo per dare trasparenza formale alle modalità di realizzazione di un progetto, ma soprattutto per far si che ogni attore, contribuendo effettivamente alla sua formulazione, ne condivida gli scopi, la forma, le modalità ed i tempi di attuazione. Ciò renderà possibile, al processo concertativo, comporre un quadro in cui i differenti interessi convergano, in modo equilibrato, in un interesse generale compreso e riconosciuto da tutti”.
Come si evince sempre dallo stesso documento, il lavoro di “indagine ed ascolto” del luogo e dei suoi abitanti è la premessa necessaria ad ogni progetto di rigenerazione e deve accompagnare la sua realizzazione in tutte le fasi, laddove il concetto di “rigenerazione” supera quello di riqualificazione edilizia ed assume importanti valenze sociali.
E’ risaputo che i progetti di maggior successo, onde evitare processi trasformativi calati dall’alto e per tali motivi contestabili dai cittadini, sono quelli che coinvolgono attivamente la cittadinanza in ogni fase progettuale e che godono perciò di un ampio sostegno comunitario. Progetti, quindi, capaci di assorbire le domande sociali, di esprimere e soddisfare le aspettative  della comunità e di integrarsi con il contesto urbano non solo dal punto di vista fisico ma anche e soprattutto sociale e culturale, per la costruzione di una forte cultura comunitaria della partecipazione.
I tre progetti promossi dal Comune di Foggia e finanziati dalla Regione Puglia, come ampiamente pubblicizzato dai mass media, interesseranno la II Circoscrizione Cattedrale di Via Frascolla che darà vita ad un Centro Diurno per minori, la storica struttura fascista dell’ex-Gil di Via Matteotti, dove verrà realizzato un Centro di Mediazione Civile e Penale con annesso Sportello anti-violenza e l’ex Carcere femminile di Sant’Eligio, dove nascerà un Dormitorio per Persone Senza Fissa Dimora. Le progettualità hanno visto il coinvolgimento del privato collettivo, costituito da cittadini singoli o organizzati in associazioni, in rappresentanza degli interessi  del territorio di competenza, sin dalle fasi di pianificazione. I meriti vanno all’amministrazione comunale e nello specifico all’Assessorato Alle Politiche Sociali, che ha saputo recepire i suggerimenti del privato collettivo ed intercettare i finanziamenti per la realizzazione di tre strutture che rispecchiano i bisogni urgenti della comunità.
Sempre nella carta sulla rigenerazione urbana si sottolinea che “condizione necessaria per il perseguimento di una buona qualità urbana è che gli interessi del privato collettivo non vadano solo raccolti e registrati, ma anche facilitati, attraverso la più ampia informazione preventiva ed un confronto che renda chiare le intenzioni degli altri attori e le condizioni reali nelle quali si svilupperanno i programmi. Ogni progetto dovrà, dunque, essere comunicato e monitorato, in tutte le sue fasi di elaborazione e di attuazione, attraverso attività specifiche”.
Al fine di continuare a condividere e socializzare con la cittadinanza le progettualità istituzionali,  i cui lavori di attuazione sono in corso d’opera, ed informare i cittadini sui nuovi servizi che verranno messi a disposizione dai Centri nascenti, orientandoli e sensibilizzandoli rispetto alle nuove possibilità di presa in carico del disagio ed all’opportunità di crescita comunitaria, il G.A.A.S. ha pensato di organizzare la XIV Giornata di Strada dell’Operazione Scurpiddu, che si terrà nella mattinata di Domenica 02 Ottobre 2011, a partire dalle ore 09:30, nel piazzale antistante la Chiesa di “San Pasquale” (Piazza del Carmine Vecchio), proprio in prossimità del nuovo Centro Diurno per minori.
Il programma prevede, oltre agli stands delle varie associazioni partners ed agli sportelli informativi sui progetti di cui sopra, la realizzazione di una caccia al tesoro intitolata “Caccia ai Diritti” che si intreccerà con giochi di strada quali il tiro alla fune, la corsa con i sacchi e la bandierina. La caccia al tesoro intende avvicinare i bambini al tema dei diritti civili espressi dalla “Convenzione sui Diritti dell’Infanzia” ed informarli attraverso il gioco sui tre progetti nascenti. Sono previsti inoltre laboratori teatrali e di animazione musicale. Saranno partner dell’iniziativa le Associazioni  “Luci in scena”, “Libera”, “Emergency”, ”Amnesty International” “Fratelli della Stazione”,  “Teatro dei Limoni”, “Musica è”, le Cooperative Sociali “Scurpiddu” ed “Aura” e la rivista di pedagogia politica “Educazione democratica” con la quale il G.A.A.S. ha in procinto di realizzare un progetto risultato vincitore del Bando di Formazione 2011 del Ce.Se.Vo.Ca, intitolato “Il Mercato delle Esperienze”. Durante la Giornata di Strada sarà possibile ricevere informazioni a riguardo ed eventualmente procedere all’iscrizione al corso, al termine del quale verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
La Giornata di Strada è patrocinata dal “Ce.Se.Vo.Ca”, dalla Scuola Elementare “N. Parisi”, che promuoverà l’evento tra le famiglie degli alunni del proprio istituto e dalla A.s.l. di Foggia, con cui il G.A.A.S. ha sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato ad attivare azioni di monitoraggio ed orientamento delle popolazioni immigrate rispetto ai servizi sanitari offerti dal territorio.
Un particolare ringraziamento va alle Parrocchie di “San Pasquale” e del “Carmine Vecchio” ed al Centro per anziani “S.Antonio” , che hanno manifestato interesse e piena condivisione rispetto all’”invasione” ludica della piazza in cui esse sono ubicate.


Anna la Cecilia
Associazione G.A.A.S

venerdì 2 settembre 2011

FOGGIA, CHIUSO IL POZZO DI MASSERIA PANTANO

Ieri, 1 settembre 2011,  il G.A.A.S. è sceso in campo "attenzionando" una fossa a cielo aperto situata nell'area interna di Masseria Pantano, forse nell'ex cortile antistante all’ingresso dei servizi della storica struttura. Consapevole del valore storico-culturale che ha la fossa e non conoscendone bene la matrice (forse un pozzo per la raccolta dell'acqua o una fossa granaria presumibilmente ai tempi di Federico II di Svevia), il Guppo di Azione e Animazione Sociale., munito di una pedana e tavole di legno, tondini di ferro, pale, zappe, martelli, nastro bicolore (rosso/bianco) e cartelli di segnalazione, ha coperto la fossa transennandola con vistosi cartelli di pericolo "ALT - Pozzo Aperto". Un'azione, questa, sentita e voluta dall'associazione, dovuta verso chi frequenta quell'area sia per gioco (e mi riferisco ai ragazzi che soventi e incautamente improvvisano giochi di strada), sia per escursioni o per altre iniziative spesso non conformi alla legge. Una "Messa in Sicurezza" artigianale, quanto basta per evitare spiacevoli conseguenze. Senza entrare nei particolari di drammi atroci, come il caso dei due ragazzi di Gravina di Puglia (BA) precipitati all'interno di una cisterna sotterranea attraverso un foro più piccolo di quello della fossa in oggetto, il G.A.A.S. con questo gesto ha ritenuto opportuno sensibilizzare, anzi svegliare le coscienze assopite e distratte (mettiamola così) di chi ci amministra, di chi dovrebbe sovraintendere questi beni seppur privati ma di pubblico dominio e libero accesso, di chi dovrebbe garantirci la sicurezza, di chi ha il dovere d'informare e comunicare il pericolo mediante i mezzi a loro disposizione, così da interessare pubblici e privati a convenire sul ripristino della fossa e di tutta la masseria. 
Un monito eseguito dall'associazione di volontariato e amplificato dal sottoscritto attraverso il suo lavoro, quello di giornalista, che non si limita solo a informare, bensì a comunicare ad alta voce il problema, allertando la comunità foggiana. Entrando nei particolari della giornata operativa del G.A.A.S., la "messa in sicurezza della fossa" si è svolta in un clima sereno, cosciente di ciò che si stava per eseguire, collocando una semplice pedana di legno (il pallet) sulle tavole di legno che hanno coperto il foro della fossa e bloccandola con dei massi. Poi, con il nastro bicolore rosso/bianco (quello previsto dalla legge per limitare aree a rischio) si è avvolta la struttura artigianale, e con un palo alto si sono sistemati due cartelli di pericolo con la scritta predetta, tali da essere ben visibili a tutti ed a una sicura distanza di sicurezza. Tutto qua, senza rovinare l'antica struttura e il bordo di pietra della fossa.
Ora si attendono quelle risposte rivolte ai "sensibilizzati" affinché l'area venga sottoposta a divieto di transito e sosta. L'auspicio è che quest’azione non sia il solito segnale inascoltato, ma anche e soprattutto l'avvio per i lavori di chiusura della fossa con una corretta copertura, naturalmente nel rispetto del manufatto, rendendolo fruibile alla cultura e visitabile dalla collettività. Resta comunque che la fossa, o pozzo che sia, è parte integrante di una struttura dal valore storico-culturale inestimabile, Masseria Pantano appunto, che si spera non non rimanga l'attuale discarica per elettrodomestici (al suo interno è visibile una lavatrice). L'appello corale che il G.A.A.S., io, l'associazionismo, chiunque abbia a cuore la storia e la cultura di Foggia, è rivolto ai soggetti ed enti pubblici, ai suoi proprietari, affinché convergano su interventi mirati al recupero e valorizzazione del sito, "donando alla Capitanata un gioiello da far brillare con la sola luce della sua piena fruibilità". 
Ricordo che Masseria Pantano è avvolta da una folta vegetazione alta e secca che in questi periodi molto caldi è fonte di incendi e perciò pericolosa per la stabilità dell'antico stabile e per la salute del vicino abitato a ridosso della masseria, un abitato oggi divenuto cospicuo. Termino ponendo l'accento sul fatto che Masseria Pantano urge di una bonifica sanitaria poiché il suo interno è sede d'immondizia di ogni genere, è meta di tossicodipendenti senza scrupoli e spesso di sfortunati clochard, nonchè sede abituale di animali randagi, ratti e serpi che “visitano” i sottoscala dei vicini appartamenti. Basta poco per evitare drammi e, termino, depauperare il sito anche dei bellissimi e insostituibili "caroselli" che nei secoli costituivano il tetto della masseria e che un tempo venivano utilizzati per fuochi pirotecnici artigianali. L’auspicio è che dopo questo intervento, dopo il reportage fotografico e video, l’Amministrazione Comunale intervenga e con essa le Istituzioni, sia per ripristinare sicurezza, legalità e salubrità al sito, sia per donare alla collettività un bene inestimabile risalente a Federico II di Svevia.  Ad Maiora!

Nico Baratta

martedì 26 luglio 2011

PERICOLO POZZO A CIELO APERTO A MASSERIA PANTANO: IL G.A.A.S. SI MOBILITA


Giovedì 28 Luglio, alle ore 18:00, i volontari del “G.A.A.S. - Gruppo di Azione e Animazione Sociale” si incontreranno presso la storica “Masseria Pantano” per tentare di mettere in sicurezza, seppur precaria, un pozzo a cielo aperto presente nel cortile della Masseria. L’azione mira a salvaguardare, per quanto possibile, l’incolumità di chiunque possa accidentalmente cadere all’interno del pozzo, in questo periodo per di più avvolto  da una folta ed alta vegetazione che ne impedisce la visuale.
Masseria Pantano è spesso frequentata da bambini del quartiere limitrofo che vi si recano mossi dal desiderio di giochi avventurosi, lontani dagli occhi degli adulti.
Si vuol quindi cercare di evitare tragedie quali quella dei fratellini di Gravina, davanti alle quali si può solo constatare la responsabilità di tutti coloro che hanno l’obbligo morale di preservare i bambini dai pericoli derivanti dalla loro ingenuità e curiosità.
Si spera che le istituzioni, insieme ai proprietari della Masseria, possano trarre spunto da questa iniziativa per mettere in definitiva sicurezza l’area in oggetto e, perché no, continuare ad impegnarsi per una futura valorizzazione di un bene archeologico che, seppur in totale e vergognoso stato di abbandono e degrado, rappresenta un indiscutibile patrimonio  storico della città di Foggia.

La cittadinanza è invitata a partecipare.


L'intervento, rinviato a causa delle avverse condizioni atmosferiche, è stato rinviato a Giovedì 01/09/2011 alle ore 17:30.


Associazione G.A.A.S. - Gruppo di Azione e Animazione Sociale

sabato 28 maggio 2011

PROGETTO "LEG(ALI) AL SUD": CONCLUSO IL PRIMO MODULO "IL CORTILE CHE VORREI"

Avvicinare i bambini ai grandi temi sociali della “legalità”, della “partecipazione condivisa” e della “progettazione partecipata” non è un compito facile.
Educare alla legalità è una “missione” collettiva che necessita del lavoro sinergico tra le famiglie, il mondo della scuola, il terzo settore e l’associazionismo quali parti attive e propositive nella pratica e promozione della cittadinanza attiva e quindi della legalità.
Questo principio di cooperazione ha guidato il percorso di progettazione partecipata per la trasformazione dei cortili scolastici e degli spazi urbani degradati, intitolato “Missione L.e.D. – Legalità e Diritti”, realizzato nel I Circolo Didattico “Nicola Parisi” di Foggia, in gemellaggio con l’Istituto Comprensivo di Carapelle, nell’ambito del progetto PON 2007/2013- C3 FSE 2010/1094/959 “Leg(ali) al Sud: un progetto per la legalità in ogni scuola”, finanziato con i Fondi Sociali Europei.  Partner attuatore del progetto è la Cooperativa Sociale Scurpiddu, in collaborazione con l’architetto colombiano Francisco Cabanzo, membro dell’A.T.S. InRelazione, l’Associazione G.A.A.S. ed i tutor interni delle rispettive scuole. A conclusione del I Modulo “Il cortile che vorrei” stamani, 28 Maggio 2011, presso l’aula polifunzionale della scuola N. Parisi, è stato presentato il lavoro svolto dagli alunni attraverso l’allestimento di una mostra con i disegni ed i report fotografici realizzati dai bambini per rilevare le criticità del cortile, da cui partire per migliorarne la funzionalità, l’aspetto estetico e l’utilizzo, e la visione di un video documentante il processo di trasformazione.
Dopo la consegna degli attestati di partecipazione ai piccoli progettisti è stato possibile visionare con i genitori il plastico della scuola, realizzato dai bambini con l'esperto internazionale, e gli interventi tangibili di riprogettazione del cortile pensati e realizzati dai bambini che, nello specifico, hanno riguardato la costruzione di un orto scolastico, la pittura delle pareti del cortile chiuso ed inutilizzato della scuola, adiacente all’ex Gil di via Matteotti, e la decorazione dei vasi della scuola, decorati con la tecnica del decoupage.

Nel rispetto ed in piena attuazione degli articoli 12 e 13 della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia, che sottolineano da un lato il diritto del bambino ad esprimere la propria opinione sulle questioni che lo riguardano direttamente, dall’altro il suo diritto a partecipare attivamente alla vita sociale e scolastica, il progetto ha visto i bambini  protagonisti attivi del cambiamento, lanciando un messaggio importante alla società civile.
Il dirigente scolastico della scuola Parisi, Alfonso Rago, durante l’incontro di restituzione dei risultati del progetto PON, ha elogiato il lavoro degli alunni e delle partnership, invitando i genitori ad una partecipazione più attiva e costante alla vita scolastica dei propri figli, abbracciando in pieno lo “spirito partecipativo” del progetto. «La risposta alla violenza è la fantasia, la gioia e la creatività che i bambini hanno dentro; permettere ai bambini di manifestare le loro idee e cooperare tutti insieme affinchè sia possibile realizzarle, sono le nostre armi contro l’illegalità».
Con queste affermazioni Rago ha voluto lanciare quel monito che tutti noi dovremmo cogliere, specie se la scuola è quotidianamente presa di mira da atti vandalici, come è accaduto recentemente proprio alla Scuola Parisi che, in soli otto giorni, ha subito ben tre furti con scasso e sottrazione di materiali fondamentali per la formazione e la crescita degli alunni.
Il Presidente della Cooperativa Scurpiddu, Benvenuto Grillo, ha sottolineato che “questo progetto intende gettare nel mondo dei bambini quei semi di legalità che contribuiranno alla formazione di cittadini responsabili e rispettosi del “bene comune”.” I bambini, infatti, proprio come le piante messe a dimora nell’orto scolastico, sono tenere piantine che crescono nella direzione della legalità solo se hanno solide radici sociali, inserite in reti solidali capaci di convogliare l’energia creativa verso azioni concrete in cui possano identificarsi e di conseguenza mobilitarsi per la loro difesa.
 L’incontro si è chiuso invitando i genitori a collaborare attivamente nella cura e gestione degli spazi ripensati dai bambini, definendo le condizioni che consentiranno loro di utilizzare il cortile della scuola in orario extrascolastico insieme ai loro figli che, in mancanza di spazi di aggregazione, solitamente trascorrono il loro tempo in strada.
Il secondo modulo “Giochiamo a trasformare il Quartiere”, che partirà agli inizi di Ottobre, vedrà i bambini delle due scuole impegnati in azioni di trasformazione di aree degradate limitrofe ai rispettivi istituti scolastici.
Sarà dunque interessante, soprattutto a Foggia, vista la situazione dei Quartieri Settecenteschi, in cui è ubicata la scuola “N. Parisi”, sperimentare percorsi partecipati che vedano la scuola inserirsi a pieno titolo nel processo di Rigenerazione Urbana in atto nei Quartieri Settecenteschi, quale valore aggiunto capace di rileggere la città con gli occhi puliti e visionari dei bambini. L’aspettativa maggiore è quella di rendere il quartiere un luogo sempre più vissuto e sicuro per tutti che, a partire dalle suggestioni lanciate dai bambini, coinvolga sempre più adulti, giovani e bambini nella partecipazione alla vita sociale del quartiere, nell’ autogestione degli spazi pubblici (vigilanza e cura condivisa del quartiere) e nella riprogettazione/riorganizzazione dei tempi e degli spazi collettivi di convivenza.
 Legalità e legame sociale, del resto, sono due facce di una stessa medaglia.

Anna la Cecilia - Cooperativa Sociale Scurpiddu
Nico Baratta - G.A.A.S.


Qui di seguito il video con le foto che documentano il percorso di progettazione partecipata con  i bambini:





sabato 21 maggio 2011

LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA CON I BAMBINI AL I CIRCOLO DIDATTICO "N. PARISI" DI FOGGIA E ALL' ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARAPELLE

Progetto "Missione Le.D - Legalità e Diritti" - La scuola che vorrei
I Circolo Didattico"N.Parisi"

“Art.12 Convenzione ONU Diritti del bambino: “Il fanciullo ha il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa”.
La Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia sancisce il dovere da parte degli organi dello stato di ascoltare, informare e coinvolgere i bambini nelle questioni che li riguardano direttamente. Ogni bambino ha il diritto di contribuire alla decisioni adottate nella propria scuola (art.12), di esprimere la propria opinione sulla scuola o città che vorrebbe (art.12), di crescere nella legalità (art. 29, 32-33), di partecipare attivamente alla vita scolastica e sociale(art.13), di incontrare amici e giocare (art.31).
Ad ogni diritto corrisponde un dovere,  inteso come forma di tutela dei propri e degli altrui diritti. Il rispetto delle regole-doveri da parte dei bambini è direttamente proporzionale al rispetto da parte degli adulti dei diritti enunciati dalla Convenzione ONU. In quest’ottica, l’ educazione alla legalità presuppone una relazione di reciprocità in grado di restituire al bambino lo status di soggetto di diritto oltre che di soggetto competente. Partecipare alla trasformazione del proprio contesto di vita con il fare, il pensare, il progettare insieme è dunque il fondamento indispensabile per la co-costruzione del senso di appartenenza e di responsabilità verso gli altri e verso l’ambiente.
Partire dalla voce e dai sogni-bisogni dei bambini, assumendo i loro diritti quale parametro per un ripensamento sostenibile degli  spazi comuni, è appunto la “filosofia” che ha guidato il progetto PON C3Leg(ali) al Sud: un progetto per la legalità in ogni scuola”, finanziato con i Fondi Sociali Europei, presentato dal I Circolo Didattico "N.Parisi" di Foggia e dall'Istituto Comprensivo Statale di Carapelle.
Pulizia del cortile - Istituto Comprensivo di Carapelle - Fg
Progetto "Vivere in Legalità" - Per una scuola diversa
Il progetto sulla legalità è rivolto agli alunni delle classi II e III ed è incentrato sulla sperimentazione della “progettazione partecipata” con i bambini quale  strumento di espressione e valorizzazione delle loro idee per  trasformare i luoghi da loro vissuti quotidianamente, migliorandone l’aspetto estetico, la funzionalità e l’utilizzo.
In linea con le raccomandazioni delle Nazioni Unite e dell’ Agenda 21, il percorso progettuale è articolato in due moduli, il primo incentrato sulla riprogettazione del cortile scolastico, il secondo, che partirà ad Ottobre, sulla trasformazione di uno spazio urbano degradato o inutilizzato nelle immediate vicinanze della scuola.
Partner attuatore del progetto è la Cooperativa Sociale Scurpiddu che opera da circa tre anni nel territorio di riferimento della Scuola Parisi, attraverso azioni di animazione di strada e mediazione sociale finalizzate allo sviluppo di processi partecipativi e di integrazione socio-istituzionale. Il progetto, inoltre, si è avvalso della preziosa collaborazione dei tutor interni delle due scuole, dell'Associazione G.A.A.S. e dell’Architetto colombiano Francisco Cabanzo, figura professionale in possesso di notevoli esperienze di progettazione partecipata in ambito internazionale, membro dell’Associazione Temporanea di Scopo InRelazione, di cui la Cooperativa Scurpiddu è socio fondatore.
La sperimentazione, partita nel Gennaio 2011 con il primo modulo “Il cortile che vorrei – giochiamo a trasformare la scuola”, ha appena concluso la sua prima fase. Nel corso di questi quattro mesi i bambini hanno effettuato diversi sopralluoghi in cortile per registrare ed analizzare con occhi critici le aree all’aperto della scuola. 
"Professionisti per gioco" - I Circolo Didattico N. Parisi - Foggia
Mappa delle emozioni - Scuola N. Parisi - Foggia
Suddivisi in gruppi di esperti (fotografi, video-maker, intervistatori e disegnatori) sono andati alla scoperta del bello e del brutto, degli spazi inutilizzati da potenziare o degradati da riqualificare, avendo come principio guida il diritto del bambino a vivere in un luogo bello, pulito, giocoso e sicuro.
Dopo aver identificato gli spazi da trasformare, in risposta a determinati problemi o bisogni emersi, i piccoli progettisti hanno realizzato il plastico della scuola che ha permesso di verificare, collocare e negoziare le idee proposte dai bambini, attraverso la tecnica del Planning for Real. 
Planning for Real - I Circolo Didattico N. Parisi - Foggia
Le idee progettuali finali, votate democraticamente dai bambini, hanno visto la realizzazione di piccole azioni concrete di trasformazione e riappropriazione creativa dello spazio collettivo, a partire dalla selezione di 4 aree tematiche: verde/ambiente-arredi urbani- gioco-segnaletica. 
Ortobello dei Sogni - I Circolo Didattico N.Parisi - Foggia
La piantumazione degli ortaggi - I Circolo Didattico N.Parisi - Foggia
La pittura dei vasi - I Circolo Didattico N. Parisi - Foggia
A conclusione dei lavori, a cui hanno preso parte anche i genitori dei bambini, Sabato 28 Maggio, a partire dalle ore 10:30,  presso la Scuola Parisi di Foggia, si terrà un incontro per la restituzione alla cittadinanza di quanto realizzato.
L’evento, oltre all’allestimento di una mostra con le foto ed i disegni dei bambini, prevede l’ organizzazione di tavoli di negoziazione per la stipula di “patti sociali”per il proseguo nel tempo del progetto e per la  definizione delle condizioni che consentiranno, a bambini e abitanti del Quartiere, di usare il cortile della Scuola in orario extrascolastico.
La verniciatura dei muri del cortile chiuso adiaciente all'ex-Gil - scuola Parisi 
La casetta degli uccelli - Istituto Comprensivo di Carapelle - Fg
La progettazione partecipata è una grande occasione di cittadinanza sul campo per i bambini e di acquisizione di concetti quali legalità, impegno, responsabilità, cura e interesse del proprio contesto di vita. Partecipare alla progettazione dell’ambiente nel  quale i bambini vivono è una grande risorsa educativa, è un modo per conoscere il territorio e formare il proprio spirito critico, la propria capacità di formulare idee e proposte in dialogo maieutico con altri soggetti coetanei ed adulti. Educare alla cittadinanza partecipata ed alle pratiche democratiche significa educare alla legalità, diffondere la cultura dei valori civili del rispetto, della solidarietà responsabile e della sicurezza, valori che vanno conquistati e protetti. Significa fare un lavoro di “prevenzione educativa” che formi le coscienze fin dall’infanzia, tras-formando di riflesso anche quelle degli adulti, permettendo il necessario passaggio dal subire passivo al partecipare incisivo, dall’abitare indifferenti un luogo allo stare insieme creativo e trasformativo. Il progetto intende gettare le basi per lo sviluppo di un concetto più dinamico e costruttivo di “sicurezza urbana” che, da forma di repressione, diviene risorsa da costruire insieme, creando gli spazi e le condizioni per dar vita ad una comunità interrogante, a partire dall’esempio e dalle capacità visionarie dei bambini.  La cura e la responsabilità civica verso la propria scuola ed il proprio territorio, può avere luogo solo se ci si riconosce in essi, se la voce dei bambini diventa coro polifonico che insieme alla voce degli adulti amplifica il senso di appartenenza alla propria comunità. 

Anna la Cecilia

venerdì 29 aprile 2011

DONA IL TUO 5XMILLE ALLA SCURPIDDU

SOSTIENI LA COOPERATIVA SOCIALE SCURPIDDU CON IL TUO 5XMILLE


Da oggi è possibile devolvere il 5xmille della propria dichiarazione dei redditi alla Cooperativa Sociale Scurpiddu


AIUTACI AD AIUTARE!

Per sostenerci occorre compilare la scheda CUD o il modello 730, firmare nel riquadro indicato come “Sostegno del volontariato, delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale” (in alto a sinistra) e scrivere nel riquadro il codice fiscale:

03598710717


I fondi raccolti saranno impiegati per rinforzare i nostri servizi socio-educativi rivolti alle famiglie, agli anziani ed ai bambini a rischio di devianza ed emarginazione sociale, con lo scopo di migliorare la loro qualità di vita. 

CHI SIAMO E COSA FACCIAMO

La Cooperativa Sociale Scurpiddu, nata nel 2008 grazie ad un finanziamento regionale, opera in un territorio caratterizzato da un’allarmante emergenza socio-abitativa: i Quartieri Settecenteschi, zona bersaglio” del Comune di Foggia.  La condizione socio-culturale ed economica delle famiglie residenti è estremamente precaria. All’elevato tasso di disoccupazione e di criminalità si associa l’assoluta mancanza di fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni, che spesso degenera in conflitti che minano le progettualità istituzionali, con conseguente allontanamento dei cittadini dalla vita pubblica e dalla partecipazione democratica. Infanzia ed adolescenza, anche in considerazione della pressoché totale mancanza di spazi di aggregazione, risultano le categorie più esposte agli elevati rischi che il territorio presenta. Le percentuali di dispersione ed evasione scolastica sono molto alte, così come precoce è l’immissione dei minori nei circuiti dell’illegalità.

La Cooperativa persegue l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’Integrazione Socio-Istituzionale attraverso gli strumenti della Maieutica Reciproca e della Mediazione Sociale nella gestione dei conflitti, già sperimentati con successo in altre realtà territoriali. Programma, progetta e gestisce servizi educativi, socio-assistenziali, animativi e socio-sanitari rivolti nello specifico ai residenti dei Quartieri Settecenteschi, e in generale alle categorie svantaggiate presenti sul territorio comunale.  Si occupa di educazione informale, formazione, partecipazione civica, progettazione partecipata, inclusione sociale, animazione di strada, orientamento e accompagnamento sociale, in rete e sinergia con le numerose realtà sociali, istituzionali e non, presenti sul territorio.

La Cooperativa promuove anche il volontariato sociale attraverso l'Associazione di Volontariato G.A.A.S. - Gruppo di Azione e Animazione Sociale - suo socio fondatore.



Diffondete il più possibile!

Grazie!

lunedì 11 aprile 2011

Merenda a teatro: Ultimo giro di favole intorno al mondo


C'era una volta un pastore che aveva il compito di fare la guardia ad un gregge di pecore. Per divertirsi, il pastore ogni notte si metteva a gridare "Al lupo! Al lupo!" in modo che la gente del paese si svegliasse ed andasse in suo soccorso. Ma quando una notte il lupo arrivò davvero, nessuno andò ad aiutarlo poichè si pensò che fosse un altro dei suoi scherzi, ed il pastore morì con il suo gregge…”

Dopo un lungo “girotondo di favole”  intorno al mondo alla scoperta di costumi, paesaggi e tradizioni di terre lontane, la rassegna teatrale “Merenda a teatro: Storiesconfinate”,  organizzata dal Teatro Pubblico Pugliese e dal Cerchio di Gesso, in collaborazione con la Cooperativa Scurpiddu e l’Associazione G.A.A.S.,  è giunta al suo termine.


Sabato 9 Aprile 2010 l’ultimo dei 6 appuntamenti interamente dedicati ai bambini ed alle famiglie, ci ha ricondotto a casa, in Italia, con la favola “Al lupo!Al lupo”, tratta dalla collana bilingue delle Edizioni Carthusia.


Dopo aver ripercorso e commentato scherzosamente i Paesi esplorati nei precedenti incontri (Algeria, Filippine, Romania, Perù, Senegal) il prof.Mappamondo, interpretato da Vito De Girolamo, ha presentato l’Italia, terra di inestimabili bellezze artistiche, archeologiche e paesaggistiche. Poi “tutti giù per terra” ad ascoltare la favola.. 

 In un villaggio viveva un piccolo pastore che di notte doveva fare la guardia alle pecore…

Le luci si spengono e gli animi si accendono insieme alla  musica di Matteo Salvatore, il compianto cantastorie di Apricena, che fa da sottofondo alla voce narrante delle attrici Simona Gonnella e Jelly Chiaradia.
La favola comincia, mentre sullo sfondo il pastorello, interpretato da Francesca D'Ippolito,  gioca a campana ed irrompe impertinente tra il pubblico,  con i suoi scherzi burleschi.

La filastrocca finale chiude la lettura animata con una morale in rima:

Dire una bugia ti sembra forse un gioco ma non è, davvero, cosa da poco. Nasce piccolina, ma per camminare cresce, se raccontare una bugia ancora ti riesce. Perché dopo un po' di tempo ti ci perdi anche tu, in un racconto che devi allungare sempre più. Per non parlare poi di quella sensazione che ti fa sentire strano, una strana emozione. Perché se sbagli il tuo racconto, di cui poi non sei più certo, che figura farai ad essere scoperto! Perciò se un giorno ne sarai tentato, per scampare magari un pericolo immediato,ricordati che la bugia ha sempre una falla e che la verità prima o poi viene a galla!"


Dopo il meritato applauso agli interpreti, la meritata merenda con un ricco buffet di dolci per festeggiare insieme i 20 anni di attività del Cerchio di Gesso e la conclusione di questo primo ciclo di “Merende a Teatro”.


Ma il pomeriggio non finisce qui.  Come di consueto, non poteva mancare il laboratorio eco-creativo organizzato dalla Cooperativa Sociale Scurpiddu e dall’Associazione G.A.A.S.
I bambini insieme ai genitori hanno realizzato dei bellissimi “quadri materici” utilizzando un’ampia gamma di materiali di scarto, che hanno poi riposto all’interno della “Galleria d’Arte” di cartone.

In occasione della “festa interetnica”, inoltre, è stata organizzata una mostra di tutti i lavori realizzati dai bambini nel corso dei sei appuntamenti mensili e dei pannelli scenografici tridimensionali raffiguranti i sei ambienti geografici oggetto dei percorsi di lettura, ideati e realizzati dalla Cooperativa Scurpiddu e dall’Associazione G.A.A.S..


I pannelli sono disponibili all’Oda Teatro per chiunque voglia utilizzarli per scopi didattici (contattare il 320 4094562).
Ai fedelissimi compagni di viaggio delle "Merende a Teatro" non resta che aspettare la prossima stagione teatrale con un nuovo “giro di favole” intorno al mondo, da ascoltare, giocare e gustare insieme in quella grande e magica famiglia senza età che è il Teatro.

Anna la Cecilia

martedì 5 aprile 2011

Festa Interetnica all'Oda Teatro : ultima Merenda con "Al lupo!Al lupo!"



Il viaggio interculturale intorno ai continenti con le favole dei diversi paesi del mondo, raccolte dalla casa editrice Carthusia, giunge alla sua ultima tappa.
Sabato 9 Aprile 2011, a partire dalle ore 17:30, presso l'Oda Teatro,  la “Merenda a teatro” della Compagnia Teatrale “Cerchio di Gesso”, con le sue “storie sconfinate”, ci riconduce in Italia con la favola “Al lupo!Al lupo!”.
Come nei precedenti appuntamenti, dopo la simpatica introduzione al Paese di appartenenza della favola del prof. Mappamondo, seguirà la lettura animata della Favola a cura delle attrici Mariantonietta Mennuni e Jelly Chiaradia.
Il pomeriggio proseguirà con una gustosa merenda e con l’atelier di creatività eco-sostenibile organizzato dalla Cooperativa Sociale Scurpiddu e dall’Associazione G.A.A.S. che guideranno genitori e bambini nella costruzione di un piccolo manufatto rappresentativo dell’Italia, alla scoperta del potenziale ludico-creativo dei materiali di riciclo.
In occasione dell’ultimo appuntamento con le “Merende a teatro” è prevista una grande “Festa Interetnica” che coinvolgerà tutti i compagni di viaggio provenienti dai diversi paesi attraversati (Algeria, Romania, Filippine, Senegal, Perù, Italia).
l’Oda Teatro si trasformerà in una Galleria d’Arte in cui verranno esposti tutti i lavori  realizzati dai bambini durante il percorso insieme. Verranno inoltre allestiti i pannelli scenografici tridimensionali corrispondenti ai sei ambienti geografici oggetto dei percorsi di lettura, ideati e realizzati dalla Cooperativa Scurpiddu e dall’Associazione G.A.A.S.
Prenderà così vita “Il Villaggio Globale Mondolandia”, il libro gigante di cartone raffigurante la grande città interetnica, una città senza confini in cui convivono e si intersecano, sconfinando nel mondo dell’altro, etnie, tradizioni, costumi e paesaggi diversi.
La prenotazione è vivamente consigliata, chiamando al numero 0881 663147


 Anna la Cecilia

domenica 27 marzo 2011

Merende a teatro: un pomeriggio da favola in Perù


"Ti voglio bene come il sale e lo zucchero" disse la principessa al Re. Il Re andò su tutte le furie e cacciò Esmeralda dal Regno. Esmeralda così partì alla ricerca di fortuna e arrivò in una città dove ...”

Comincia così il viaggio della protagonista della fiaba peruviana “Il sale e lo zucchero”, tratta dalla collana “Storiesconfinate”della casa editrice Carthusia, messa in scena Sabato 26 Marzo dagli artisti del Cerchio di Gesso , nell’ambito del percorso interculturale “Merende a teatro”.

Per un primo assaggio conoscitivo, il professor Mappamondo, accompagnato dai suoi due assistenti, ha introdotto il Paese della fiaba mostrando ai bambini immagini rappresentative del Perù.

Anche questa volta, ad esaltare il gusto della narrazione, non sono mancate scenografie suggestive, giochi di luce e musiche coinvolgenti. Ingredienti indispensabili, come il sale e lo zucchero, per un pomeriggio da sogno nelle magiche atmosfere del Perù.



Dopo l'emozionante  interpretazione degli attori del Cerchio di Gesso, tutti intorno al tavolo delle merende,  in uno spazio scenico allestito con abiti tradizionali del Perù, a fare uno spuntino con pane e nutella, succo di frutta ed un dolce tipico peruviano: riso con latte e zucchero.

A conclusione dell’incontro, spazio al "fare" ed alla creatività con il consueto laboratorio ludico-espressivo a cura della Cooperativa Sociale Scurpiddu e dell'Associazione di Volontariato G.A.A.S. Bambini e genitori insieme hanno costruito un piccolo oggetto ispirato ai costumi tradizionali del Paese della favola, un cappellino peruviano realizzato con rotoli di cartone, ovatta, stelle filanti e lana colorata.



Sabato 9 Aprile il lungo viaggio attraverso i contenenti del mondo giungerà al capolinea. 
L’ultimo dei sei appuntamenti, che ci condurrà in Italia con la fiaba “Al lupo!Al lupo!”, prevede una grande festa interetnica ed una mostra finale. 
Nell'occasione verranno esposti i lavori realizzati dai bambini ed i pannelli scenografici tridimensionali, raffiguranti i paesaggi dei paesi di provenienza delle favole, realizzati dalla Cooperativa Scurpiddu con materiali di uso quotidiano.






Anna la Cecilia

venerdì 25 marzo 2011

Merenda a teatro: Sabato all'Oda con la favola peruviana "Il sale e lo Zucchero"



Sabato 26 Marzo 2011 alle ore 17:30 presso l’Oda Teatro quinto e penultimo appuntamento con la ‘Merenda a teatro’ e con il reading del Cerchio di Gesso intitolato ‘Il sale e lo zucchero’, dedicato questa volta al Perù.
La fiaba peruviana è tratta dalla collana “Storiesconfinate” della casa editrice “Carthusia” che collabora con il Cerchio di Gesso in questo percorso interculturale di esplorazione dei Paesi del mondo, volto ad allietare non solo le pupille ma anche le papille gustative, che terminerà Sabato 9 Aprile con la mostra del "Villaggio Globale".


Come negli appuntamenti precedenti, dopo la simpatica introduzione del prof. Mappamondo che con la sua bacchetta ci mostrerà le immagini più rappresentative del Perù, seguirà la lettura animata della favola da parte degli artisti della compagnia teatrale che, accompagnati dalle musiche tradizionali del Sud America, condurranno bambini e genitori in un viaggio fantastico nell’antica e variopinta terra del Perù.


A coronamento dell’incontro una gustosa merenda con l’assaggio di un dolce tipico peruviano e la realizzazione di un piccolo manufatto ispirato al Paese della fiaba,  a cura dell’Associazione G.A.A.S. e della Cooperativa Sociale Scurpiddu.


Il percorso interculturale di animazione teatrale del libro si inserisce  nell’ambito della stagione teatrale per le famiglie 2010-11 ‘Teatro su misura’, all’interno del progetto 'TEATRI ABITATI: una rete del contemporaneo' finanziato dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) Asse IV azione 4.3.2, affidato dalla Regione Puglia Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo al Teatro Pubblico Pugliese.


I biglietti saranno disponibili presso il botteghino dell’Oda Teatro venerdì 25 marzo dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 e sabato 26 marzo dalle 10 alle 13 e dalle 16 in poi, corso del Mezzogiorno, II traversa, Foggia, oppure online sul sito www.bookingshow.com e nei punti vendita convenzionati del circuito presenti in città.


La prenotazione è obbligatoria.

Anna la Cecilia