venerdì 15 ottobre 2010

Il G.A.A.S. collabora all'iniziativa del FAI di Foggia "PUNTIAMO I RIFLETTORI SU MASSERIA PANTANO"


Sabato 16 ottobre 2010, avrà luogo la manifestazione “Puntiamo i riflettori”, promossa dalle Delegazioni FAI presenti sul territorio, nell’ambito della campagna nazionale “Difendi l’Italia del tuo cuore”. L’obiettivo è quello di “adottare” e raccogliere fondi per la ristrutturazione  di un bene locale rappresentativo dell’identità collettiva, abbandonato o in stato di degrado, per restituirlo alla comunità.
La Delegazione di Foggia ha deciso di “puntare i riflettori” su Masseria Pantano, una masseria
rurale del ‘700 di notevole interesse storico/architettonico, attualmente inserita nel contesto
urbano in espansione.
L’evento, organizzato dalla Delegazione di Foggia, prevede una passeggiata culturale intitolata
“Incontriamoci a Masseria Pantano” che (situazione meteorologica permettendo) avrà inizio alle ore 10.30 da Piazza Purgatorio 5, dov’è ubicata la sede della Delegazione Fai di Foggia. 
Ci si muoverà quindi per raggiungere la Masseria attraversando la città e facendo sosta in alcuni punti determinati in modo da permettere a chi intende partecipare di unirsi al gruppo. 
Il G.A.A.S., che collabora al progetto del FAI, ha proposto per l’occasione al Presidente del FAI, Dott.ssa Maria Luisa D’Ippolito, di fare in modo che la marcia attraversi il Quartiere Settecentesco, zona cronologicamente contemporanea alla costruzione di Masseria Pantano.
I 5 punti di sosta in cui stazioneranno i rappresentanti della Protezione Civile sono:
1- Piazza Purgatorio
2- Pinacoteca Comunale (Via Marchese de Rosa angolo Via Ferrante Aporti)
3- Piazza della Libertà (Parcheggio nei pressi dell’INAM)
4- Scalinata della Chiesa del Carmine Nuovo
5- Inizio del tratturo Ordona-Lavello
Seguirà alle ore 18.30, nell’Auditorium della Biblioteca Provinciale di Foggia La Magna Capitana, un convegno sul tema “Masseria Pantano: ieri, oggi e domani”. Storici, archeologi, architetti, imprenditori e amministratori pubblici, alla luce della storia e delle ricerche condotte sul sito, avvieranno un confronto sulla possibilità di avviare un percorso per il recupero di quella testimonianza della storia locale, con l’intento di riportarla al centro della vita cittadina.
I contributi raccolti nel corso della manifestazione rappresenteranno la base simbolica dei fondi necessari a restaurare e restituire alla Comunità locale la REGIA MASSERIA PANTANO.
Vi aspettiamo numerosi!

Anna la Cecilia (Gruppo di Azione e Animazione Sociale G.A.A.S.)
Francesca Capone (Fondo Ambiente Italiano FAI  - Gruppo di Azione e Animazione Sociale G.A.A.S)



venerdì 8 ottobre 2010

IL CALCIO COME STRUMENTO EDUCATIVO: IL G.A.A.S. COLLABORA CON L'U.S. FOGGIA PER LA FORMAZIONE DEL NUOVO SETTORE GIOVANILE


Il G.A.A.S., Gruppo di Azione e Animazione sociale, continua ad espandere le sue attività a sostegno dei minori dei Quartieri Settecenteschi. 
Nato nel Marzo 2007 con la volontà di attuare nuove strategie di intervento in un territorio segnato da una grave emergenza abitativa, sociale ed economica, si occupa di mediazione, orientamento ed animazione sociale attraverso uno sportello fisso e mobile attivo nei suddetti quartieri, in sinergia con i servizi territoriali.
Infanzia e adolescenza, anche in considerazione della pressoché totale mancanza di spazi di aggregazione, risultano le categorie più esposte agli elevati rischi che il territorio presenta. 
In considerazione della funzione socializzante, catartica ed educativa dello sport, il G.A.A.S. ha di recente avviato una collaborazione con la scuola calcio dell’U.S. FOGGIA per la formazione di un “Nuovo Settore Giovanile”.
Si intende in questo modo utilizzare come strumento di prevenzione della devianza minorile  anche il gioco del calcio per incanalare quei bambini, che spesso giocano soli per le strade dei Quartieri Settecenteschi, verso il rispetto delle regole e dell’altro, l’accettazione della sconfitta, la fiducia in se stessi  e l’autodisciplina, guidati da un educatore adulto in grado di trasformare una grande passione in palestra di vita.
Il calcio è infatti, in un certo senso, una metafora della società, un’esperienza comunitaria in cui solo se si scende insieme in campo, solo se si agisce e si pensa collettivamente, ciascuno con il proprio ruolo e la propria specificità unica ed irripetibile, diventa possibile vincere ed affrontare  i problemi e le sfide della vita. 
Possono iscriversi alla scuola calcio bambini e bambine tra i 5 e i 12 anni di età.
Gli allenamenti si terranno nel campo della “Parrocchia del Sacro Cuore”.
Per informazioni più precise rivolgersi allo sportello del G.A.A.S. in via Meridiana 58 il Mercoledì pomeriggio dalle ore 18:00 alle ore 19:00 o telefonare al 320 – 4094562.


Anna la Cecilia

martedì 5 ottobre 2010

FOGGIA CAMBIA VOLTO: FINANZIATI I TRE PROGETTI DI INFRASTRUTTURAZIONE SOCIALE


Uno spiraglio di luce si intravede tra le fessure della crisi.
Foggia sta per cambiare volto. Dalla pancia della città abbandonata al degrado ed all’incuria stanno per nascere nuove strutture socio-sanitarie, calibrate sui bisogni reali del territorio.
A distanza di 9 mesi dalla presentazione da parte del Comune di Foggia alla Regione Puglia di tre progetti di infrastrutturazione sociale, Sabato 25 Settembre 2010, in sala giunta di Palazzo di Città, si è tenuta la conferenza stampa per l’approvazione e l’ufficializzazione dei  progetti, che godranno di un finanziamento complessivo di 3 Milioni di euro (Fondi FESR).
Come molti già sanno, si tratta di due ruderi abbandonati da anni che presto saranno oggetto di importanti ristrutturazioni con cambio di destinazione d’uso: la Palestra ex Gil di Via Matteotti verrà trasformata in un Centro di Mediazione Civile e Penale e l’ex Carcere di Sant’Eligio verrà riconvertito in un Dormitorio per senza fissa dimora. Il terzo progetto, invece, vedrà l’ex II Circoscrizione Cattedrale di via Frascolla trasformarsi in un centro diurno polivalente per minori.
All’incontro erano presenti il Sindaco di Foggia Gianni Mongelli, l’assessore comunale alle Politiche Sociali Pasquale Pellegrino,  il  commissario straordinario dell’ IPAB Addolorata di Foggia Alfonso De Pellegrino e l’assessore regionale al Lavoro e Welfare Elena Gentile. Quest’ultima si è complimentata con il Comune di Foggia per il lavoro svolto e per aver avviato processi di ascolto del territorio,  in linea con il nuovo sistema di welfare della Regione Puglia, più partecipato e moderno, che promuove la persona quale soggetto attivo e competente, superando l’antica logica assistenzialistica. L’Assessore Gentile ha aggiunto inoltre che con queste nuove progettualità “è’ stata scritta una pagina di bella e buona amministrazione”.
Il G.A.A.S. e la Scurpiddu si associano alle parole dell’Assessore regionale ringraziando il Comune di Foggia per aver mostrato attenzione e sensibilità rispetto ai suggerimenti elaborati dalle due realtà associazionistiche, operanti da più di tre anni nei Quartieri Settecenteschi di Foggia, insieme ai residenti stessi (progetto “C.I.S.I – Centro di Integrazione Socio Istituzionale” e progetto “Centro Diurno Danilo Dolci”).
 Dai dati emersi dal monitoraggio realizzato dal G.A.A.S. e dalla Scurpiddu i cittadini, infatti, hanno espresso la necessità di un Centro di aggregazione per minori e di un luogo in cui i loro problemi quotidiani potessero trovare ascolto e supporto. Questa collaborazione tra cittadini, istituzioni e mondo associazionistico  segna una svolta significativa nelle politiche sociali: si passa dall’assistenzialismo alla partecipazione dei diretti interessati alla coprogettazione nei servizi alla persona.
In quest’ottica di condivisione e co-costruzione  delle scelte di governo della città,  lo scorso 11 Aprile la Cooperativa Scurpiddu ed il G.A.A.S., insieme a numerose associazioni locali e con il patrocinio degli Enti Comune e Provincia di Foggia, hanno realizzato la XII Giornata di Strada nel cortile del Primo Circolo Didattico N. Parisi, adiacente all’Ex Gil di Via Matteotti, al fine di socializzare con la cittadinanza, prima ancora della sua ufficializzazione, i tre progetti di riqualificazione, secondo i principi della partecipazione.
Affinchè i cantieri non risultino fattori di disturbo per i residenti bensì catalizzatori di curiosità ed  interesse, il G.A.A.S. e la Scurpiddu hanno già provveduto a presentare nuove proposte al Comune per fare in modo che  i suddetti progetti non risultino “calati dall’alto” ma ben accettati e condivisi dai cittadini. L’idea pilota è quella di occupare creativamente  il tempo necessario per il completamento degli interventi strutturali, trasformando la spazio urbano in un “Cantiere aperto” alla cittadinanza che animi il periodo dei lavori con giornate di animazione artistico-ludico-culturale di strada. Il cantiere potrebbe così divenire un’occasione insostituibile per rafforzare il legame sociale, riqualificare i rapporti tra cittadini e istituzioni e raccogliere adesioni per la nascita di O.A.C. 

Queste ultime sono Organizzazioni Autonome di Cittadini, ossia organi di partecipazione civica, di tutela dei beni comuni e di vigilanza dell’operato delle istituzioni per impedire illeciti o danni alle persone e ai beni comuni, promossi dalla “Carta Europea della Cittadinanza Attiva”, che stabilisce diritti e doveri delle organizzazioni civiche che partecipano ai processi decisionali relativi alle politiche pubbliche.


Nell’attesa che i sogni prendano forma e la città mostri il suo nuovo volto, più umano, curato e solidale,  vi proponiamo qui di seguito il video relativo alla XII Giornata di Strada dell’Operazione Scurpiddu, a cui hanno preso parte anche il Sindaco Gianni Mongelli, il Vice Sindaco Lucia Lambresa e l’Assessore alle Politiche Sociali Pasquale Pellegrino, l’ex Assessore all’Urbanistica Nicola Lo Muzio, protagonisti del “volo simbolico” dei tre modelli di carta raffiguranti le strutture che presto “innalzeranno” la qualità dei servizi socio-sanitari
Il video è stato realizzato da Sergio Grillo, abile e sensibile narratore di immagini, titolare della Fog Produzioni video.  


Buona visione a tutti!

Anna la Cecilia

VIDEO XII GIORNATA DI STRADA - PRIMA PARTE


VIDEO XII GIORNATA DI STRADA - SECONDA PARTE

martedì 28 settembre 2010

MERENDE A TEATRO: STORIE SCONFINATE - NUOVA COLLABORAZIONE TRA ODA TEATRO E COOPERATIVA SOCIALE SCURPIDDU

Domenica 3 Ottobre, presso l’Oda Teatro, a partire dalle ore 18:00, grande festa per l’apertura della stagione teatrale provinciale di Teatro Famiglia 2010-2011 “Teatro su misura”.
E’ davvero un’offerta variegata e calibrata sulle diversificate desigenze del pubblico quella proposta quest’anno dalla compagnia Teatrale “Cerchio di Gesso” .
Tra le tante proposte culturali, l’Oda Teatro allestirà uno spazio a misura di bambino nell’ambito dell’appuntamento mensile di “Merenda a teatro: storie sconfinate” , un viaggio attraverso i continenti con le favole dei diversi paesi del mondo raccolte dalla casa editrice Carthusia. 
Il percorso di lettura multietnico avrà come filo conduttore il tema dell’Intercultura intrecciato con il tema dell’uso sostenibile delle risorse del Pianeta. 
Alla lettura di favole appartenenti a diverse culture del mondo, farà seguito il laboratorio  “Mondolandia – il mondo dentro un libro”, Atelier eco-creativo curato dalla Cooperativa Scurpiddu e dall’Associazione G.A.A.A.S, che accompagneranno i bambini nella realizzazione di piccoli manufatti legati al paese della favola, utilizzando prevalentemente materiali  di scarto.
Le diverse tipologie dei laboratori prevedono l’allestimento di scenari differenti in cui collocare e contestualizzare l’oggetto realizzato dai bambini che andrà ad arricchire il Villaggio Globale, un libro gigante di cartone che, favola dopo favola, paese dopo paese, prenderà forma.
I laboratori sono organizzati in modo da garantire al bambino la possibilità di vivere la dimensione ludica del progettare/fare insieme creativo, attraverso l’allestimento dell’angolo Atelier con differenti colori, stimoli, materiali  e suggestioni. I laboratori sono stati pensati per essere agevolmente replicati anche in ambito domestico insieme ai genitori per rinforzare la relazione genitore-figlio attraverso il gioco, fornendo gli strumenti per portare a casa un sapere che consenta a bambini e adulti di replicare il laboratorio con materiali di uso quotidiano. Tutti i lavori prodotti rimarranno esposti presso l’Oda Teatro e confluiranno in una mostra finale aperta alla cittadinanza che fungerà da scenografia per la  grande festa interetnica di chiusura.

Vi aspettiamo numerosi per gustare insieme una merenda appetitosa e ricca di sapori multietnici:
.sabato 30 ottobre 2010 ore 17,30
“INGRESSO LIBRO allarga il Cerchio”
ANTEPRIMA di merenda a teatro |INGRESSO LIBRO
• sabato 13 novembre 2010 ore 17,30 “Il guerriero ed il saggio”(Africa del Nord)
• sabato 4 dicembre 2010 ore 17,30 “L’isola dei sogni” (Asia)
• sabato 22 gennaio 2011 ore 17,30 “La capra e i capretti” (Europa dell’Est)
• sabato 19 febbraio 2011 ore 17,30 “Chi sposerà Kumba?” (Centro Africa)
• sabato 26 marzo 2011 ore 17,30 “Il sale e lo zucchero” (sud America)
• sabato 9 aprile 2011 ore 17,30 “Al lupo! Al lupo!” (Europa) FESTA INTERETNICA












Qui di seguito il video di presentazione della Stagione teatrale 2010-2011 "Teatro su misura" del Cerchio di Gesso - Oda Teatro. Buona visione!


Anna la Cecilia

giovedì 23 settembre 2010

ESPERIENZE DI STAGE PRESSO LA COOPERATIVA SOCIALE SCURPIDDU

le ragazze dell'Istituto Einaudi
Per la prima volta dalla sua nascita  la Cooperativa Scurpiddu quest’anno ha stipulato  due convenzioni con l’Istituto di Istruzione Superiore “Luigi Einaudi” e con l’Associazione “Logos” di Foggia per lo svolgimento di  attività di tirocinio e di orientamento. Nel mese di Aprile 8 studentesse della classe V C dell’Istituto Einaudi hanno effettuato 25 ore di stage presso la nostra struttura al fine di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro.
Dopo una breve presentazione delle attiività della nostra organizzazione le ragazze, dotate di diario di bordo, hanno passeggiato per le vie dei Quartieri Settecenteschi annotando riflessioni ed osservazioni positive e negative sugli aspetti urbanistici, sociali, relazionali e ambientali dei suddetti quartieri. Dopo aver esplorato il quartiere con tutti i 5 sensi, accompagnati dagli operatori della Scurpiddu, hanno partecipato alle attività dello Sportello Mobile di Mediazione Sociale, attivo nei Quartieri da più di tre anni, entrando nelle case della gente. Divise in gruppi le alunne dell’Istituto Einaudi hanno realizzato interviste sulle problematiche e sui disagi sociali avvertiti dai residenti. Parallelamente le stagiste hanno intervistato le Assistenti Sociali della II Circoscrizione Cattedrale di Via Frascolla ed il Vice Sindaco Lucia Lambresa. 
Presupposto della mediazione sociale è, infatti, l’ascolto delle difficoltà e del punto di vista di cittadini  e  istituzioni per far emergere visioni, responsabilità e possibilità risolutive di ciascuna parte rispetto alle criticità locali emerse, da cui partire per un lavoro comune.
All’indagine sociale ha fatto seguito un laboratorio maieutico basato su due termini apparentemente simili ma fondamentalmente differenti: ristrutturazione e rigenerazione urbana. Quest’ultima infatti ha introdotto il tema della progettazione partecipata che, a differenza delle progettualità imposte e calate dall’alto, senza alcun coinvolgimento dei cittadini, tiene conto dei bisogni di questi ultimi, cercando insieme alle istituzioni preposte soluzioni partecipate e soddisfacenti per tutti.
Dal mese di Settembre, invece, è tutt’ora in corso uno stage di 26 ore che sta impegnando tre allieve del Corso in Mediazione Familiare e gestione dei conflitti curato dall’Associazione Logos di Foggia. Le stagiste, con la supervisione di un tutor interno, stanno seguendo tre casi presi in carico dalla Cooperativa che riguardano  conflitti familiari e di vicinato.
Le corsiste della Logos: Anna Lisa Rinaudo, Marianna Lo Nigro, Francesca Lo Campo e Benvenuto Grillo
Abbiamo pensato di lasciare traccia di quest’esperienza attraverso un documento video realizzato con le ragazze dell’Istituto Einaudi, che ringraziamo per la loro attiva e vivace partecipazione.

Anna la Cecilia

martedì 20 luglio 2010

PER IRA E PER AMORE. Il Quartiere Candelaro si mobilita per salvare cane investito

Il G.A.A.S. è felice di farsi portavoce di una commovente storia a lieto fine che racconta  della fedeltà reciproca e dell’amore atavico, tenace e combattivo  che contraddistingue la diade uomo-cane.

Ci sono episodi che suscitano ira per la crudeltà gratuita di cui è capace l’uomo nei confronti degli animali. Ci sono storie, invece, esempi di civiltà ed amorevole convivenza tra uomo e animale, che accendono amore su amore, in grado di espandersi rapidamente, come fiamma incandescente, e mobilitare una città intera.
E’ il caso di Ira,  anziano esemplare di razza chow chow, non più dotata di buone capacità visive ed uditive che,  a dispetto del suo nome, è una cagnetta buona ed affettuosa, a tutti gli effetti adottata dai cittadini del Rione Candelaro.  La notte di Giovedì 8 Luglio  Ira è stata investita da un’auto, riportando gravi ferite ad entrambe le mascelle con emorragie diffuse.
Sul posto, grazie soprattutto alle immediate segnalazioni e sollecitazioni da parte dei cittadini del Quartiere, il medico veterinario Francavilla insieme al Vice Presidente dell’Associazione Rambo Elisa Longo, che da anni si occupa volontariamente e a proprie spese di numerosi cani randagi della città, hanno prestato i primi soccorsi alla cagnetta.
Il giorno seguente Ira è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico durato 4 ore ad opera dei dottori Lo Curcio e Ricucci, in collaborazione con il dott. Francavilla,  al termine del quale ha fatto seguito un periodo di osservazione di 2 giorni. Tutte le spese per il delicato intervento chirurgico e le cure durante il periodo di osservazione sono state sostenute dai tre medici che si sono impegnati ben oltre gli orari e le competenze dell’Azienda Sanitaria Veterinaria Locale.
La sera di Domenica 10 Luglio i tre medici hanno affidato la cagnetta alle cure della Signora Elisa Longo che dichiara di non volersene più separare.
L’Associazione di volontariato Rambo di Foggia, che con i suoi volontari si occupa di tutela, cura e nutrizione di cani e gatti randagi presenti sul territorio, ringrazia calorosamente gli abitanti del Quartiere Candelaro ed i dottori Francavilla, Lo Curcio e Ricucci per aver portato in salvo la cagnetta Ira.
Il G.A.A.S., invece, ringrazia Elisa e la sua Associazione per il costante e dispendioso impegno a servizio di randagi anziani e malati, per i quali i membri dell’Associazione Rambo auspicano la nascita di un rifugio, una piccola oasi di benessere  dove possano ricevere cure ed amore in alternativa  alla soppressione.
Questo il sogno a quattro zampe che nasce da un basilare principio di reciprocità:  la devozione e la fedeltà smisurata di cui sono capaci i nostri amici cani va meritata e ricambiata. Non basta indignarsi, occorre adoperarsi per dare gambe ai sogni.
Per tutti coloro che volessero avere maggiori informazioni sull’Associazione di Volontariato Rambo ed eventualmente contribuire ai suoi scopi, è possibile contattare il Ce.Se.Vo.Ca. e/o la Signora Elisa Longo al numero 329 49 71 690.

Anna la Cecilia


lunedì 14 giugno 2010

L'INCANTESIMO DEGLI UOMINI BRUTI - LA VERA STORIA DI PARCO SAN FELICE


Qui di seguito la favola ideata dal G.A.A.S. per la "Giornata delle Associazioni", manifestazione conclusiva della Raccolta Fondi relativa al progetto "Un Euro per Parco San Felice", tenutasi lo scorso 13 Giugno 2010. La favola ha fatto da sfondo ai laboratori per bambini che hanno piantato nel parco "fiori nuovi", realizzati con cannucce, cartoncino e stecchini di legno per spiedini.  All'interno di una cornice spirituale di convivialità fraterna laicamente intesa come creatività progettuale, in cui tutta la città si è raccolta per far rinascere a nuova vita il polmone verde della città, ci piace citare Danilo Dolci, il poeta della maieutica, che in un suo dattiloscritto scrive "La giustizia di Gesù non è quella che incarcera il pover’uomo che, per sfamarsi con la famiglia, coglie alcuni grappoli d'uva dalle vigne di un feudo. E' la giustizia che costruisce le condizioni per cui ognuno possa sbocciare e, attraverso il proprio impegno, fiorire creatura irripetibile. La sua città già qui ed ora è impegnata a costruire nuova terra e nuovo cielo. Non tende ad essere l’omile ammorbato dai propri rifiuti, il luogo dello spreco, delle chiacchiere e del fumoso rumore, ma il luogo dell'incontro per valorizzare chi ha saputo guardare, chi cerca leggere nei volti degli alberi, dei fiori, dei semi, nei volti della gente più diversa (ogni volto esprime una vita ma risulta anche espressione di altri volti e di altra vita, risulta parabola); l'incontro di chi sa leggere nelle semine come nel volo degli uccelli, sa leggere su quali terreni si può fabbricare e su quali terreni si può seminare; il luogo dell'incontro di chi cerca vedere, e nel silenzio meditare, pure quanto l'occhio nudo non raggiunge. Una città dove i bambini possano esprimersi e siano rispettati, non scandalizzati e in infinite forme violentati - ove la scuola non atomizzi massificando. Non l'omile che aumenta le proprie dimensioni come una cisti presuntuosa e lussuosamente parassita, o predatrice, della campagna. Non l'omile in cui le folle ammassate, frastornate, per difendersi si ottundono incallendo le proprie percezioni, ma una città-territorio in cui il sociale comprenda non solo coloro che lavorano direttamente o indirettamente nella terra con la terra, ma anche animali, alberi e erbe, anche laghi e monti: verso la città terrestre. "


C’era una volta, ai tempi dei tempi, una piccola Lumaca che si chiamava Va…lentina. Viveva in un grande parco pieno di fiori colorati ed alberi da frutto.
Ogni mattina si metteva la sua casa in groppa e faceva lunghe passeggiate sull’erba alla ricerca di foglie da mangiare. Era ghiotta di foglie di fico, fragola e ciliegio. Non aveva mai conosciuto i suoi genitori ma era felice cosi perché aveva tanti amici e non si sentiva mai sola. Valentina infatti aveva un giardino immenso di amici: Fiorella, Margherita, Violetta, Rosa, Papavero, Tulipano, Iris e tanti altri. C’era la famiglia Abete, che ogni anno a Natale organizzava una grande festa all’aperto nel parco, poi c’era la famiglia Salice Piangente che era un po’ triste e nessuno sapeva il perché ed ancora c’era la famiglia Pino che aveva due bambini, Pigna e Pinolo. La lumaca Valentina era diversa da tutte le altre lumache del parco, che non sopportavano il sole e se ne stavano nascoste nei posti più umidi e bui. Passeggiavano soltanto di notte o dopo una grande pioggia. Lei invece amava trastullarsi al sole e veder luccicare dietro di sé la sua scia bavosa. Quando dopo tanto cammino arrivava finalmente al Parco Giochi si divertiva ad arrampicarsi sullo scivolo arrugginito, a dondolare sull’altalena rotta e a salire sulla rete sfilacciata dell’adiacente campo da calcetto. - “Chissà chi è stato a realizzare nel parco queste costruzioni” – pensava tra sé e sé Valentina - “Sarà stato Pan, il dio del parco…la vecchia Quercia mi ha detto che costruì il parco in 2 giorni ed il terzo si riposò….forse ha costruito lui le altalene e gli scivoli per riposarsi….”.
Tra un dondolo e l’altro si domandava se la leggenda degli Uomini Bruti che le aveva raccontato la sua amica Nella la Coccinella fosse vera o solo un brutto scherzo per farla diventare paurosa e chiusa come le altre lumachine. Secondo la leggenda un tempo il parco era abitato dalla Compagnia dei Gentili, uomini educati e amorevoli che amavano intrattenersi a giocare, correre o passeggiare nel prato, leggere libri sotto l’ombra degli alberi, fare picnic o pisolini sull’erba, parlare con fiori, alberi e foglie sotto il cielo stellato. Una sera d’estate furono tutti rapiti dalla Banda dei Vandali Bruti, uomini sgarbati e selvaggi che, dopo aver distrutto il parco giochi, l’anfiteatro ed il campo da calcetto, dove grandi e piccini si intrattenevano piacevolmente, trasformarono i Gentili in Salici Piangenti. Ma quello che più intimoriva Valentina era la parte finale della storia. La sua amica, raccomandandole di mantenere il segreto, le aveva confidato che secondo la leggenda gli uomini Bruti sarebbero tornati di nuovo, questa volta per distruggere il parco.
- “Io sono fiera di essere come sono, non mi farò certo intimorire da una simile stupidaggine” -pensò, mentre un brivido sulla schiena fece tremare come un terremoto la sua piccola casa a chiocciola.
Un giorno come tanti, mentre prendeva il sole stesa su una foglia, vide il cielo oscurarsi ed una grande ombra alzarla dal terreno.
- “Mi stanno rapendo gli ufo!!!”- Pensò, gridando aiuto, agitando le antenne spaventata.
Era pur sempre una lumaca, intelligente ma un po’ lenta a capire. In realtà quell’ombra nera che l’aveva rapita non era un alieno ma era la mano grossa e rozza di Barbaro, il capo della Banda dei Bruti. I Vandali erano tornati. La leggenda non era una favola inventata da Nella, era una storia vera. Fece appena in tempo a ricordarsi delle parole dell’amica che venne trasformata in un’automobile grintosa e velocissima. Le altre sue amiche lumache vennero strappate dalle loro tane e trasformate in un esercito infinito di macchine aggressive e fumanti. Improvvisamente l’erba si seccò, caddero i frutti e le foglie dagli alberi che furono tranciati e lasciati cadere al suolo, i fiori appassirono chinando mestamente il capo in giù. Panchine, parco giochi e campo da calcetto furono distrutti. La sua amica Nella e le altre coccinelle divennero grigi palazzi brutti e tetri. Dal giorno dell’incantesimo, nel parco, per lunghi anni, regnò una grande tristezza. Gli uccellini non cinguettavano più, i fiori e gli alberi non coloravano né profumavano più il parco. Si udivano solo il rombo fumante e aggressivo delle automobili e le urla sgraziate e sguaiate dei Vandali uscire come fetide eruttazioni dai finestrini delle macchine e dalle finestre dei palazzi. L’ aria era diventata irrespirabile. Gli Uomini Bruti erano i padroni supremi del parco, che nelle loro mani era diventato un letamaio sporco e degradato. Un bel giorno Felicetta, la Fata Verde dell’Erbetta, lesse sulla “Gazzetta Ecologica” che il Parco era stato invaso dai Vandali e con la sua bicicletta magica si precipitò sul luogo rompendo l’incantesimo. “ Abracadra trallallero trallallà via i vandali da qua”, urlò la fata alzando al cielo la sua bacchetta magica. In un battibaleno i fiori e gli alberi tornarono sorridenti, retti e fieri, così alti e felici da toccare il cielo con un dito. Le lumachine uscirono dall’ombra e si misero a seguire Valentina senza temere più il sole. Gli uomini Bruti furono trasformati in giochi nuovi per bambini. Anche gli uomini Gentili tornarono a popolare il parco, che fu felice di avere come amici i bambini e le famiglie, che da allora si presero cura del parco, piantando fiori nuovi ed innaffiando l’erba ogni giorno.
Era il 13 Giugno dell’anno della Lepre e fu una grande giornata di festa: gli alberi giocavano e cantavano con gli uomini Gentili, le foglie e l’erba si divertivano con i bambini facendo loro il solletico per vederli sorridere, le coccinelle saltellavano allegre ed anche il vento si mise a fischiettare e a far danzare i fiori. Il parco era tornato felice come un tempo, anzi di più, e da allora per ringraziare Felicetta gli uomini Gentili chiamarono il parco “Parco San Felice”, in onore della Fata che aveva liberato tutti dal nefasto sortilegio. Ancora oggi in quella data c’è qualcuno che vede i fiori e le foglie danzare, mentre una donna dai lunghi capelli verdi canta con i bambini la melodia del vento.





Anna la Cecilia

sabato 12 giugno 2010

DOMENICA 13 GIUGNO 2010: GIORNATA DELLE ASSOCIAZIONI

PER UN PARCO DAVVERO FELICE





A essere colpiti per primi da un leggero senso di spaesamento saranno i frequentatori abituali del polmone verde di viale Candelaro. I maniaci dello jogging, la mattina di domenica 13 giugno, si troveranno davanti ai loro occhi un Parco San Felice particolarmente vivo.


La prima Giornata foggiana delle Associazioni non sarà soltanto l’atto conclusivo del progetto Un euro per Parco San Felice, il mese di iniziative che ha coninvolto il mondo dell’associazionismo foggiano con l’obiettivo di raccogliere fondi per salvare la più grande area verde urbana della Capitanata. 
Sarà la festa di chi ha creduto in tutto questo (l’associazione Capitanata Futura) e di chi deciderà che per una domenica al mare si potrà attendere ancora una settimana. La maratona organizzata dall’ACLI, la biciclettata di Cicloamici, le attività per bambini curate da Musica È, Cerchio di Gesso e Associazione G.a.a.s. scandiranno il ritmo della mattinata. Ancora teatro nel pomeriggio, con Ecstrarte, l’associazione Solidaunia Teatro, l’intervento degli incorreggibili Giovanni Mancini e Michele Norillo. Poi la musica live, quella del mega-concerto finale. Si tira avanti fino a mezzanotte, tra rock, musica pop e d’autore. Gli scatti del Fotocineclub racconteranno la giornata, quella del luogo da salvare. Si spera non sia l’ultimo. 




i: uneuroperparcosanfelice.blogspot.com

Redazione VIVEUR

sabato 5 giugno 2010

SERATA DI PRESENTAZIONE DEL VIDEO "XII GIORNATA DI STRADA - OPERAZIONE SCURPIDDU" AL CYRANO E PETER PAN



Martedì 8 Giugno 2010, alle ore 21.00, presso il Fair Trade Pab Cyrano e Peter Pan serata di presentazione del video relativo alla XII Giornata di Strada dell'Operazione Scurpiddu, promossa dal G.A.A.S. lo scorso 11 Aprile 2010, in collaborazione con numerose associazioni locali.


la città nuova inizia dove un bambino impara a costruire provando a rimpastare sabbia e sogni inarrivabili”. Con queste parole Danilo Dolci, sociologo attivista della non violenza, si fa portavoce di una visione profetica dell’educazione, intesa come pro-iezione, pro-getto, pro-vocazione. Per cambiare la realtà occorre prefigurarsi la trasformazione possibile, guardare avanti con  occhi pro-fondi e lungimeranti verso l’inedito e l’inarrivabile. Senza l’atto della visione non può esserci alcuna azione creativa di rinnovamento.
Questa tensione rigeneratrice e visionaria ha accompagnato i tre anni dell’ Operazione Scurpiddu, partita nel Marzo 2007 ad opera del G.A.A.S., e giunta alla sua XII Giornata di Strada.
L’evento, tenutosi lo scorso 11 Aprile, patrocinato dagli Enti Comune e Provincia di Foggia, è stato il frutto della preziosa collaborazione del Primo Circolo Didattico Nicola Parisi e di altre numerose associazioni territoriali e non  quali Ce.Se.Vo.Ca., Emergency, Libera, Alla Salute, Fratelli della Stazione, Il Girasole, LuditerraneoTeatro dei Limoni, Auser, Clan Destino, Capitanata Futura e le Associazioni Animaliste Il Rifugio del Cane e Rambo. L’intento è stato quello di rendere partecipe la cittadinanza dei tre progetti di riqualificazione che interesseranno a breve tre immobili in stato di abbandono di pubblico dominio.
Abbiamo provato a raccontare con le immagini il sogno di una città nuova, cementata da una rete di relazioni quotidiane che giorno dopo giorno, mattone dopo mattone, costruisce quella “Comunità visionaria”  che sarà domani ciò che oggi sogna.
Martedì 8 Giugno 2010, a partire dalle ore 21.00, al “Cyrano e Peter Pan Fair Trade Pub, in via Barra 45,  il G.A.A.S. è lieto di invitare la cittadinanza e le Associazioni che hanno preso parte all’iniziativa ad una serata di visione e condivisione del Video XII Giornata di Strada – Operazione Scurpiddu”, realizzato da Sergio Grillo. Non poteva esserci cornice migliore per  rimpastare insieme sogni, solidarietà, cultura e sapori “ lì dove l’utopia diventa possibile grazie alla spada di Cyrano e all’innocenza di Peter Pan”.



Anna la Cecilia




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lunedì 24 maggio 2010

V Giornata Interetnica: "Coloriamo il mondo"

C’è chi al posto degli occhi ha vuote fessure ed osserva il mondo rinchiuso dentro gabbie mentali piccole e buie.
C’è chi il mondo lo vede come un piccolo cosmo monocromatico, come  una lunga linea d’ombra che taglia in due il pianeta, buoni e cattivi, bianchi e neri, sopra e sotto.
C’e chi, invece, il mondo lo vede a colori, come un gigantesco ponte policromo su cui danzano insieme tutti i popoli della terra, come l’arcobaleno variopinto della bandiera della pace.
La prima visione si ferma ai Confini, la seconda va oltre, verso la Convivenza ed il rispetto reciproco tra differenti culture.
A celebrare quest’ultima visione inclusiva e multietnica della società ci hanno pensato anche quest’anno i Fratelli della Stazione con la V Edizione della “Giornata Interetnica”, svoltasi lo scorso  23 Maggio, in collaborazione con numerose realtà associative della città di Foggia.
Le molteplici comunità immigrate, residenti in Capitanata (Marocco, Albania, Polonia, Romania, Bulgaria, America Latina, Africa Subsahariana), hanno raccontato con tutti i sensi i loro costumi e tradizioni, invadendo allegramente la Villa Comunale, gremita di gente come non mai, con musiche, danze e stands culturali-gastronomici.
Una grande e lunga giornata di festosa convivialità tra autoctoni e stranieri in cui i giovani talenti della nostra Città hanno dipinto, cantato e raccontato il tema del multiculturalismo.
Anche l’Associazione G.A.A.S. ha fortemente voluto dare un proprio contributo alla manifestazione attraverso la realizzazione di un laboratorio denominato “Coloriamo il Mondo”, raffigurante le impronte variopinte dei bambini di tutte le etnie, che hanno dipinto con noi un “mondo a colori”.
I bambini, si sa, hanno un’anima bianca ed un cuore iridescente.
Noi adulti dovremmo imparare da loro.  
I bambini vedono lontano e colorato.
Al posto degli occhi hanno mani accoglienti che tutto abbracciano e tutto accolgono, non guardano il colore della pelle, si integrano spontaneamente con la sola mediazione del gioco, non badano alla lingua, comunicano con il linguaggio universale dei gesti.
Questa antica verità la conoscono benissimo i Fratelli della Stazione che rappresentano la parte nobile, fanciullesca ed ospitale della nostra città che, grazie ad iniziative come questa, a piccoli passi, si sta aprendo sempre più allo scambio interculturale.

Anna la Cecilia

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