venerdì 23 dicembre 2011

FOGGIA: NATALE SOLIDALE NEI QUARTIERI SETTECENTESCHI

In tempi di crisi economica Babbo Natale non scende più dal camino...ma in strada.
Questa mattina "Santa Claus" ha girato per le vie dei Quartieri Settecenteschi, con il suo sacco e le sue renne, per consegnare porta a porta i doni ai bambini meno fortunati, di quelli che non solo non hanno il camino, ma talvolta nemmeno una cameretta spaziosa per giocare. Seminterrati di 50 mq dove la camera da letto si fonde con la  cucina ed il soggiorno.


Il neonato "Comitato per i  Quartieri Settecenteschi", sorto in seguito al ciclo di incontri “Il Mercato delle Esperienze”, insieme ai volontari dell’Associazione "G.A.A.S.", ha raccolto  nei giorni scorsi numerosi giocattoli usati, in buono stato, grazie alla generosità di molte persone che hanno reso possibile questo “Natale Solidale”, alcune persino acquistando regali nuovi.


Il Presidente del G.A.A.S., Benvenuto Grillo, celato sotto un vestito rosso ed una folta barba bianca, ha augurato a tutte le famiglie un sereno  Natale entrando nelle case, annunciato da un allegro campanellino, ricevendo in cambio il sorriso stupito e felice dei bambini, il più bel regalo che nessuno al mondo potrà mai comprare. 
Forse è questo il vero senso del Natale, per chi è credente e per chi non lo è: la comunione con gli altri, il mettere in comune doni, tempo, sorrisi, pensieri, per condividere quello che si ha e si è.


Chissà che l'attuale periodo di “magra” non possa restituirci il significato smarrito di questa festa ed insegnarci che "Natale" non è sinonimo di "consumismo". E', piuttosto, augurarsi una "buona rinascita".
Il "Comitato per i Quartieri Settecenteschi" ed il "G.A.A.S". augurano, dunque, a tutti, di poter rinascere ogni giorno sempre più umani  e solidali, trasformando il vecchio ed il passato in un nuovo “presente” condiviso.



Anna la Cecilia

martedì 20 dicembre 2011

FOGGIA: PON C3 "LE(G)ALI AL SUD".IL PROGETTO RACCONTATO CON UN VIDEO

Ripensare la città a partire dalla voce dei bambini assumendo i loro diritti quale parametro per un ripensamento sostenibile degli spazi pubblici è stato l’ obiettivo che ha guidato il Pon C3 “Legali al Sud: un progetto per la Legalità in ogni scuola” finanziato dal MIUR  e dalla "Fondazione Giovanni e Francesca Falcone”. Il percorso sulla legalità, intesa come senso di appartenenza ai beni comuni ed alla comunità, è stato realizzato con i bambini della Scuola "Nicola Parisi" di Foggia, in gemellaggio con l’Istituto Comprensivo di Carapelle, dalla Cooperativa Sociale "Scurpiddu" in collaborazione con l’A.t.s. "InRelazione" e l’Associazione "G.A.A.S.".


Suddiviso in due moduli: “La scuola che vorrei” ed “Il Quartiere che vorrei”, la sperimentazione ha previsto  3 fasi progettuali. Nella prima fase “Conoscenza, esplorazione e documentazione degli spazi” i bambini hanno analizzato gli spazi aperti della scuola e quelli immediatamente limitrofi ad essa attraverso passeggiate sociali, disegni sulla percezione degli spazi, mappatura emotiva dei luoghi, giochi sui diritti e doveri, interviste, fotografie e riprese video aventi per oggetto i luoghi degradati ed inutilizzati. Tutto il materiale è poi confluito in un report. La seconda fase “Identificazione degli spazi da trasformare e definizione delle proposte progettuali” ha previsto la realizzazione di un plastico della scuola, sul quale i bambini hanno lavorato, con il supporto dell’esperto internazionale, l’Architetto colombiano Francisco Cabanzo, utilizzando la tecnica del “Planning for real”, giocando a simulare le trasformazioni desiderate con l’ausilio di apposite bandierine con i disegni delle loro proposte. La terza ed ultima fase “Realizzazione degli interventi proposti” ha previsto la votazione democratica delle idee, valutate sulla base dei criteri di fattibilità e priorità, e la successiva modificazione creativa degli spazi, che ha messo in moto una grande squadra operativa composta dalle maestre, dai genitori degli alunni e dai collaboratori scolastici. Oltre alla riprogettazione del cortile delle due scuole sono da rilevare due importanti risultati che hanno condotto al riutilizzo di uno spazio abbandonato della Scuola Parisi, che si spera possa essere auto-gestito da un comitato di genitori in fase di costituzione, ed alla creazione di un cartello di imprese per la messa in sicurezza del cortile dell’Istituto Comprensivo di Carapelle. Trasversale a tutto il complesso d'azioni poste in essere è stata la metodologia della "progettazione partecipata", che ha permesso a bambini ed adulti di sentirsi partecipi delle scelte collettive e responsabili della loro attuazione e conservazione.
Consapevoli che le immagini sanno parlare più delle parole, vi lasciamo alla visione del video-spot ufficiale, realizzato da Sergio Grillo della "Fog Produzioni Videosull’esperienza realizzata dai bambini delle due scuole.  Buona visione







Anna la Cecilia

giovedì 15 dicembre 2011

FOGGIA: NATALE IN CASA PARISI...PER LA LEGALITA'

Si terrà Domenica 18 Dicembre 2011 nel cortile del I Circolo Didattico "Nicola Parisi", a partire dalle ore 09.30, la festa dell’Open Day organizzata dalla scuola, come ogni anno, per celebrare la ricorrenza del Natale e condividere con i genitori e l’intera cittadinanza la propria offerta formativa. La giornata prevede l’allestimento di un mercatino di beneficenza con la vendita del giornalino scolastico “Il Gessetto colorato”, la sfilata delle Majorette, accompagnate dalla banda della scuola secondaria di primo grado “F. De Santis”, la lotteria, la pesca di beneficienza (i cui proventi verranno destinati all’Unicef che da poco ha sede all’interno della scuola) ed il concerto di Natale con il  coro “I cantanote del Parisi”. Nell’occasione verranno illustrati i risultati del Progetto “Missione L.e.D. – Legalità e Diritti”, realizzato in gemellaggio con l'Istituto Comprensivo di Carapelle, nell’ambito del Pon C3 “Le(g)ali al Sud: un progetto per la legalità in ogni scuola”, finanziato dal MIUR e dalla “Fondazione Giovanni e Francesca Falcone”. 
Il progetto, articolato in due moduli intitolati rispettivamente  “La scuola che vorrei” ed “Il Quartiere che vorrei”, è stato gestito dalla Cooperativa Sociale Scurpiddu che si è avvalsa del prezioso contributo dell’A.T.S. "InRelazione" e dell’Associazione "G.A.A.S.".
Promuovere processi educativi mirati a far crescere nei bambini, e soprattutto nelle famiglie, la consapevolezza del potere e del ruolo trasformativo che ogni individuo ha nel processo di crescita culturale e sociale di una società civile è stata la Mission del progetto, che risulta essere ancora più gravosa se si considera il territorio in cui agisce la scuola Parisi: i Quartieri Settecenteschi di Foggia. Periferia Centrale della città, l’area è caratterizzata da un elevato degrado socio-urbanistico e da un’alta percentuale di micro-criminalità. Negli ultimi mesi la scuola è stata vittima di ben 11 furti e numerosi atti vandalici che hanno provocato danni ingenti all’Istituto scolastico. 
Alla luce di ciò diventa ancor più rilevante la partecipazione incisiva di adulti e bambini che, lungi dal subire passivo e dall’abitare indifferenti un luogo, hanno scelto di protestare contro gli  atti distruttivi occupando creativamente e collettivamente uno spazio che è prima di tutto rivendicazione del proprio diritto di partecipare alla gestione dei problemi della scuola e del quartiere. Oltre agli interventi tangibili di trasformazione del cortile dell’istituto, infatti, il risultato più significativo del progetto è stata la riappropriazione, da parte dei bambini e dei genitori, di un non-luogo, di uno spazio abbandonato della scuola. L’auspicio è di far sì che questo spazio possa essere autogestito da un nascente comitato di quartiere. Il Dirigente scolastico, Dott. Alfonso Rago, è entusiasta dell’idea che verrà presentata alle istituzioni. I bambini hanno lasciato il loro “segno” anche nella Piazza Medaglie D’Oro, adiacente all’edificio scolastico, realizzando un cartello con trascritti i comportamenti che ogni cittadino dovrebbe tener per tutelare i “beni comuni”, che verrà collocato nella piazza durante l'Open Day.
L’evento, oltre alla socializzazione con la cittadinanza dei risultati del progetto, prevede la visione di un piccolo foto-documentario del percorso di progettazione partecipata realizzato dai bambini e di un video-spot realizzato da Sergio Grillo, titolare della "FOG Produzioni Video".  Verrà allestito, inoltre, un “albero dei desideri” sul futuro della scuola e del quartiere, che i bambini decoreranno con dei bigliettini contenenti i loro sogni. L’albero verrà poi esposto in Piazza Medaglie D’Oro. La scuola Parisi intende porsi quale centro di promozione culturale-relazionale ed organismo di mediazione sociale funzionale al raccordo tra le famiglie ed il territorio, cementando l’alleanza comunitaria contro infiltrazioni criminose ed illegali, attraverso la cooperazione tra insegnanti, alunni, genitori, istituzioni e terzo settore per il raggiungimento del benessere collettivo.




Qui di seguito il servizio realizzato da TGNORBA24 con le interviste ai partecipanti al progetto "Missione L.e.D", andato in onda il 24 Dicembre 2011. Buona visione!




Anna la Cecilia

mercoledì 7 dicembre 2011

CARAPELLE: COOPERATIVA SCURPIDDU, COMUNE E COSTRUTTORI INSIEME PER IL CORTILE DELLA SCUOLA ELEMENTARE


Si  è concluso oggi 7 Dicembre 2011 il Pon C3  dell’Istituto Comprensivo di Carapelle, intitolato “Vivere in Legalità”, finanziato dal MIUR e dalla "Fondazione Giovanni e Francesca Falcone" nell’ambito del Progetto “Le(g)ali al Sud”. Ideato e gestito dalla Cooperativa Sociale Scurpiddu, in collaborazione con l’architetto Francisco Cabanzo, membro dell’A.T.S. InRelazione, il progetto è stato realizzato in gemellaggio con il Primo Circolo Didattico Nicola Parisi di Foggia, il cui evento finale si terrà il 18 Dicembre 2011. 
Protagonisti della manifestazione i bambini che, per l’occasione, si sono improvvisati addetti stampa, descrivendo agli ospiti le diverse fasi che, dall' analisi/documentazione dello stato di fatto degli spazi aperti della scuola e del quartiere, hanno condotto alle trasformazioni auspicate e realizzate dagli stessi. Al racconto dei bambini ha fatto seguito la visione di un video con le foto documentanti il percorso di progettazione partecipata, al termine del quale è stato offerto un gustoso buffet.
Da registrare, come da auspicio iniziale del progetto, la consistente ed efficace partecipazione dei genitori che hanno ricoperto un ruolo fondamentale nella realizzazione delle idee dei loro figli, impegnandosi ben al di là degli orari stabiliti dal PON. Notevoli le trasformazioni apportate al cortile scolastico, che lasceranno segni tangibili anche per il futuro ed i cui lavori di ristrutturazione continueranno anche a chiusura del progetto.


Presente alla manifestazione il Sindaco di Carapelle Alfonso Palomba che, accettando i suggerimenti ricevuti da bambini e genitori, in concertazione con il Dirigente Scolastico prof. Giuseppe Russo e con gli operatori della Cooperativa Scurpiddu, ha contattato le imprese di costruzione di Carapelle per realizzare un cartello di ditte per la messa in sicurezza del cortile, rispondendo così al desiderio espresso dai bambini di poter svolgere attività didattico-ricreative all’aperto. 
Insieme all’Assessore alla Pubblica Istruzione Nunzia Tarantino, il Sindaco ha annunciato a bambini e genitori che le ditte di Ieva Mauro, Leggieri Claudio ed Esposto Antonio sono le prime ad aver preso l’impegno di restituire un cortile sicuro all’unica scuola elementare del piccolo centro della provincia di Foggia, in ragione di un Patto Sociale con il Comune, con la scuola e con le famiglie che, a loro volta, si impegneranno a rispettare e far rispettare un bene pubblico ristrutturato. 
La speranza è che se ne aggiungano altre affinchè il concetto di legalità possa essere trasferito alle nuove generazioni con la consapevolezza che, facendo squadra, è possibile incidere sulla realtà. E che tutti i bambini, oltre al dovere di studiare, hanno il sacrosanto diritto di giocare e di vivere in un ambiente pulito e sicuro. 

Un particolare plauso va a tutti i piccoli progettisti: Emanuele Andreano, Ayari Imen, Cristian Castelluccio, Maria Cinquepalmi, Monica De Bonis, Pasquale Eramo, Francesco Fieramosca, Francesco Fini, Francesca, Nicola ed Ivan Mansolillo, Marianna Pezzano, Antonio Ricci, Raffaele San Giovanni, Ilenia Spagnuolo, Marco Strippoli, Cristian Tarantino, Roberto Topala e Antonio Villani.

Anna la Cecilia

lunedì 5 dicembre 2011

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARAPELLE: MANIFESTAZIONE CONCLUSIVA DEL PON C3 "LEGALI AL SUD"


Vivere in legalità” è esperienza quotidiana di condivisione, ascolto reciproco e rispetto del bene comune. 

Ma è anche il titolo del progetto realizzato nell’Istituto Comprensivo di Carapelle, in gemellaggio con il I Circolo Didattico N. Parisi di Foggia, nell’ambito del PON C3 “Leg(ali) al Sud: un progetto per la legalità in ogni scuola”, finanziato con i Fondi Sociali Europei. 
Ideatore e partner attuatore del progetto la Cooperativa Sociale Scurpiddu, in collaborazione con i tutor interni delle rispettive scuole, l’architetto colombiano Francisco Cabanzo, membro dell’A.T.S. "InRelazione" e l’Associazione "G.A.A.S." – Gruppo di Azione e Animazione Sociale.
Mercoledì 7 Dicembre 2011, a partire dalle ore 16.30, nel cortile dell’Istituto Comprensivo di Carapelle in Via G. Garibaldi n. 37, di fianco alla stazione dei carabinieri, si terrà la manifestazione finale del progetto, articolato in due moduli da 50 ore, nel corso della quale verranno presentati i lavori di trasformazione del cortile della scuola realizzati dai “costruttori di legalità” a seguito di un lungo percorso di “progettazione partecipata” svolto insieme a genitori, architetti e  maestri. 


Le azioni intraprese, che hanno visto un’ampia partecipazione di mamme e papà, sono il risultato di un’attenta analisi dei bisogni/desideri degli alunni della Scuola Primaria e delle criticità presenti nel cortile. Il materiale realizzato dall’”equipe dei piccoli professionisti”, contenente le foto e le riflessioni sui pericoli e sullo stato di degrado del cortile, che non consente l’utilizzo dello stesso per lo svolgimento di attività didattico-ricreative all’aperto, è stato consegnato al Sindaco di Carapelle.
 La Scuola, la Cooperativa Sociale Scurpiddu e l’A.t.s. InRelazione hanno quindi stipulato con il Sindaco un patto sociale che prevede l’impegno, da parte di quest’ultimo, di contattare le ditte di costruzione locali per eseguire i lavori di messa in sicurezza del cortile della scuola. Tali imprese diventeranno lo sponsor di un’azione di ristrutturazione del cortile, a completamento della restante parte dei lavori irrealizzati per l’insufficiente disponibilità economica rispetto alle esigenze emerse. 
Nel secondo modulo, inoltre, i bambini hanno effettuato un’analisi sociale su Carapelle intervistando i residenti sulla qualità della vita del territorio, al fine di delineare una mappatura narrata degli elementi che ostacolano il “vivere in legalità” e ricercare insieme azioni in grado di migliorare la vivibilità dei cittadini.
Durante l’evento finale, oltre all’allestimento di un piccolo buffet, verrà presentato un piccolo video che mostrerà le varie fasi del processo di riprogettazione del cortile, con le idee pensate e realizzate dai bambini.
Si auspica la presenza degli organi di stampa, sia dei quotidiani che delle televisioni, in quanto i bambini svolgeranno anche la funzione di addetti stampa per spiegare ai giornalisti l’importanza del percorso educativo effettuato.

La legalità non è certo un gioco da ragazzi ma la si può comprendere, imparare insieme, provando a coniugare le regole della democrazia e della convivenza civile con sogni e mani di bambino. 


Anna la Cecilia


martedì 15 novembre 2011

PROGETTO LEG(ALI) AL SUD: I BAMBINI VISITANO I BENI CONFISCATI ALLA MAFIA


Il concetto di “legalità” non può essere insegnato ai bambini solo con le belle parole  o imparando a memoria la costituzione. Va appreso insieme, sul campo, attraverso l’esempio, la pratica, l’esercizio della cittadinanza attiva, lo sforzo comune che “lega” scuola, istituzioni, famiglia e terzo settore in un vasto raggruppamento di persone unite dal comune interesse di difendere i reciproci diritti ed i beni comuni, continuamente minacciati dall’illegalità diffusa.
Ed è in questa prospettiva che si colloca la visita guidata a tre terreni confiscati alla mafia nel cerignolano, tenutasi Lunedì 14 Novembre 2011, da parte degli alunni e delle famiglie del I Circolo Didattico “N.Parisi” di Foggia e dell’”Istituto Comprensivo” di Carapelle, gemellate nel progetto PON C3 “Leg(ali) al Sud: un progetto per la Legalità in ogni scuola”, giunto al suo secondo ed ultimo modulo.
Il progetto, ancora in corso, gestito dalla Cooperativa Sociale Scurpiddu, con la collaborazione dell'architetto Francisco Cabanzo, membro dell'A.T.S. "InRelazione", ha visto la riprogettazione degli spazi comuni della scuola e del quartiere limitrofo ad essa, nell’ottica di un’azione educativa concreta capace di incarnare i concetti di cura, difesa e responsabilità di quanto deciso e costruito insieme, di ciò che è patrimonio inalienabile della collettività. Perché legalità è sforzo, fatica, voglia di “sporcarsi le mani” insieme. Ed è quanto hanno fatto i bambini nel PON e nella gita culturale a Cerignola, inserita nel progetto, cui hanno preso parte 70 persone tra bambini, docenti e genitori delle due scuole, accompagnati anche da Mimmo Di Gioia, coordinatore provinciale di “Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”.

La giornata è cominciata con la visita al terreno situato in contrada Toro e coltivato ad oliveto, intitolato a “Francesco Marcone”, Direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia, ucciso da mani mafiose il 31 Marzo del 1995, terreno affidato in gestione nel Giugno 2010 alla Cooperativa Sociale “La Pietra di Scarto”.
Adiacente al terreno una grande riserva d’ acqua per l’ irrigazione dei campi ed un magazzino di circa 150 mq, tutto murato in cemento armato, provvisto al suo interno di scale di ferro conducenti verso delle piccole finestrelle scavate nel muro, da cui gli uomini di mafia controllavano il territorio circostante.
Ad accoglierci il presidente Pietro Fragasso e Don Pasquale, parroco di Cerignola, che hanno spiegato ai bambini, con parole semplici, il concetto di “mafia”, organizzazione di persone che si riuniscono per raggiungere un obiettivo, per dominare gli uomini calpestando leggi, diritti e libertà.
 “Gli alberi di ulivo che popolano questo campo, non producono solo ossigeno, lavoro, olio ed olive ma, cosa più importante, partoriscono memoria dalle terre liberate alla mafia, ogni albero è il ricordo del riscatto di tutte quelle persone che hanno sofferto per colpa della mafia. Questo terreno è di tutti voi e di quanti lottano per il bene della libertà”, ha sottolineato Fragasso, facendo poi riferimento alla Legge 109/96 sull’esproprio dei beni dei mafiosi per il loro riutilizzo a fini sociali. Don Pasquale ha esortato i bambini a combattere sin da piccoli gli atteggiamenti e la mentalità mafiosa, le prepotenze, le minacce e gli atti di bullismo che spesso infestano le scuole. Poi ha continuato il suo discorso sollecitando i presenti a fare antimafia sociale. “L’antimafia sociale è la creazione di un gruppo di persone che, in contrapposizione al gruppo mafioso, ha il coraggio di riunirsi e denunciare le sopraffazioni, rinunciando all’atteggiamento omertoso del “farsi i fatti propri”.
Il percorso è proseguito con la visita a “Villa S.Luigi”, situato in contrada Ripalta, in posizione strategica vicino all'autostrada, primo bene confiscato nella provincia di Foggia, gestito dal 2000 dall’Associazione di Volontariato “Emmanuel”, nata nel 1986 da un gruppo di ex tossicodipendenti. A riceverci  un uomo uscito dal tunnel della droga che è riuscito a fare del suo inferno personale un paradiso per gli ultimi. Superato il cancello una  piscina con trampolino cattura gli sguardi dei bambini. Vicino alla piscina una grande costruzione in legno, edificata dai mafiosi sul modello delle baite di montagna del nord ed utilizzata per i grandi summit internazionali, ossia per gli incontri tra i boss mafiosi ai vertici dell’organizzazione criminale. Oggi, dopo i lavori di ristrutturazione e la costruzione di un  campo di calcio, è un centro autofinanziato di animazione e socializzazione per disabili e ragazzi che vivono un disagio sociale. Le pareti della baita macchiata di sangue riprendono i colori della vita con le foto dei campi estivi che ogni anno si tengono in questo luogo, affisse sulle pareti. Dopo aver giocato a calcio e pallavolo le due scuole hanno pranzato all’ ex orfanotrofio “Opera Pia Monte Fornari”, da un anno Laboratorio Urbano “ExOpera - luogo dato al publico estro”, realizzato e co-finanziato dalla Regione Puglia, nell’ambito del progetto "Bollenti Spiriti" e dal Comune di Cerignola. Alle 15.00 i bambini sono giunti all’ultima tappa di questo “viaggio nella legalità”: un bene confiscato alla mafia nel 2008 e consegnato alla Cooperativa Sociale “Alter Eco” nell’Agosto del 2011, sito in contrada Scarafone.

Il terreno non ha ancora un nome ed essendo stato dato in gestione da poco è ancora in corso di trasformazione. Un tempo era la residenza dell’esecutore materiale degli omicidi di mafia, condannato a 5 ergastoli nel maxi processo “Cartagine”. Veniva utilizzato, inoltre, come discarica abusiva di rifiuti edili. Dopo la confisca il bene è stato completamente vandalizzato e numerosi volontari  hanno offerto il loro lavoro gratuito per realizzare la “prima vendemmia della legalità”, pulire il sito, separare e differenziare i vari materiali sparsi disordinatamente sull’asfalto. A testimoniare il duro lavoro svolto dai volontari provenienti da tutta Italia, una grande piramide  di pedane in legno e di mattoni vari si erge fiera e nobile nel silenzio di campi sterminati. I ragazzi della Cooperativa hanno in mente di realizzare una fattoria didattica per destinare i 7 ettari di terreno ed i 40 alberi di ciliegio a fini educativi, coinvolgendo le scuole nelle attività di realizzazione dei prodotti  agroalimentari. A coronare la giornata, l’allegra semina dei piselli realizzata dai bambini in tre letti di terreno, predisposti dagli operatori della cooperativa “Alter Eco”, con l’auspicio del Coordinatore provinciale di Libera, Mimmo Di Gioia, di “coltivare dentro di sé, sin da piccoli, la cultura della legalità e di veder crescere i suoi semi in ogni gesto e comportamento.”
Mettere le ali ai legami sociali, legando sogno e concretezza, non è solo una chimera se adulti e bambini seminano rispetto, cura e fiducia nel futuro, se tutti insieme lottiamo ad aneliamo all’ affrancamento dai soprusi e dalle ingiustizie.

Perché “Leg(ali) al sud” è un imperativo possibile.


Anna la Cecilia

venerdì 11 novembre 2011

IL MERCATO DELLE ESPERIENZE: INCONTRO FINALE CON PROPOSTE ALLE ISTITUZIONI


"Quando la fine di un percorso è solo l'inizio di un nuovo corso delle cose" 

Sabato 12 novembre 2011, dalle ore 17.00 alle ore 19.00, presso la Civica Pinacoteca “9Cento”, si terrà l’incontro conclusivo del ciclo formativo “Il mercato delle esperienze”, finanziato dal Ce.Se.Vo.Ca e organizzato dalla Rivista di Pedagogia Politica “Educazione Democratica”, in collaborazione con l’Associazione di volontariato “G.A.A.S.”, Gruppo di Azione e Animazione Sociale, con il patrocinio del Comune di Foggia.

Il progetto, articolato in dieci incontri incentrati sul tema dell’educazione in rapporto allo sviluppo della comunità, è stato concepito come un laboratorio interattivo sperimentale che, attraverso la comunicazione profonda e l’applicazione dell’approccio maieutico reciproco di Danilo Dolci nell’educazione e coscientizzazione della collettività, ha inteso valorizzare le esperienze di ognuno, facendole confluire in un unico grande patrimonio comune di conoscenze ed istanze, utili all’analisi ed alla risoluzione di questioni insolute di interesse sociale.

I partecipanti, infatti, a seguito degli incontri formativi e dei laboratori maieutici, hanno elaborato un documento di proposte da presentare alle istituzioni locali, che verrà discusso, condiviso e perfezionato Sabato, durante l'ultimo incontro. 
Il corso, dunque, giunge al suo termine ma ci si augura possa rappresentare solo l’inizio di un lungo e complesso cammino verso la costruzione di una società maieutica, simmetrica ed orizzontale, in cui ciascuno abbia diritto di parola ed in cui l'apporto di ogni individuo, incluso nel cerchio maieutico, contribuisca all’emancipazione dei singoli ed al progredire della società nel suo insieme.

La cittadinanza è invitata è partecipare.


Dai seminari maieutici sono emerse le seguenti dieci richieste/proposte per lo sviluppo del quartiere e della città:


1. Organizzare nei quartieri corsi di formazione professionale ed artigianale (sartoria, cucina ecc.), anche per bambini. Valorizzare i mestieri tradizionali, che stanno scomparendo.


2. Decentrare alcuni uffici comunali nel Quartiere Settecentesco, in particolare quelli che riguardano i servizi sociali.


3. Realizzare degli orti urbani, affidandone la gestione alla gente del quartiere.


4. Valorizzare la festa quale momento sano di aggregazione sociale. Ciò senza grandi investimenti economici, ricorrendo ad artisti locali e riscoprendo i giochi popolari.


5. Creare dei doposcuola gratuiti per i bambini provenienti da famiglie disagiate, mettendo a disposizione i locali e ricorrendo anche a volontari.


6. Creare nei quartieri dei centri di ascolto, di orientamento e di informazione, per rilevare i bisogni, prevenire il disagio, mettere in rete le competenze.


7. Responsabilizzare le forze dell'ordine affinché evitino comportamenti censurabili e poco consoni al loro ruolo.


8. Favorire la valorizzazione della cultura locale – dialetto, storia, tradizioni – sia nelle scuole che nei quartieri, con attività culturali anche a carattere teatrale.


9. Potenziare i servizi sociali e socio-sanitari.


10. Tenere tavoli di confronto periodici (uno ogni due mesi) nei quartieri tra la gente e rappresentanti del consiglio comunale (il sindaco o un suo rappresentante), per illustrare l'azione amministrativa ed ascoltare i bisogni.


Dal ciclo di incontri "Il Mercato delle Esperienze" è nato anche un gruppo su facebook: http://www.blogger.com/post-edit.g?blogID=7845128112673529481&postID=1336577511513846543&from=pencil 


Per tenere aperta la discussione e lavorare insieme per tradurre in realtà queste proposte. 
E per farne altre.

Anna la Cecilia

martedì 11 ottobre 2011

PINACOTECA "9CENTO": IL NUOVO "MERCATO DELLE ESPERIENZE"



Reinventare i legami sociali in funzione di un progetto condiviso di sviluppo comunitario che parta dal basso. Questo è il proposito  che guida il ciclo di incontri “Il Mercato delle esperienze”, organizzato dalla rivista di pedagogia politica “Educazione Democratica” e dal “G.A.A.S.”, Gruppo di Azione e Animazione Sociale, che si svolgerà dal 25 Ottobre al 12 Novembre 2011. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Foggia e finanziata dal Ce.Se.Vo.Ca, avrà luogo nei locali della Civica Pinacoteca ”9Cento”e prevede dieci incontri per discutere di educazione, comunità e sviluppo, suddivisi in 5 incontri maieutici e 5 conferenze con esperti del settore.
 “Il mercato delle esperienze” è un titolo emblematico che, proprio nell’ex mercato rionale “Ferrante Aporti”, oggi sede della pinacoteca,  rievoca il flusso circolare di scambi di beni, l’incontro fra la domanda e l’offerta, il chiacchiericcio allegro della gente che, rumorosa, si riversa in piazza.
In questo senso il ciclo di incontri si configura come quello spazio pubblico, quel mercato dei “beni relazionali” che permette lo scambio reciproco di idee, conoscenze, esperienze e vissuti. Scambio necessario per l’”evolversi creativo”, come direbbe Danilo Dolci, ideatore della "maieutica strutturale reciproca". Quest'ultimo è un metodo di lavoro comunitario per lo sviluppo dell'autoanalisi popolare, della capacità di risolvere i problemi sociali e di superare gli ostacoli che si frappongono tra lo stato di disagio e quello di agio.
L’auspicio del G.A.A.S. è quello di vedere nascere un gruppo di persone capace di auto-organizzarsi nel tempo, una comunità che si interroga, ricerca e progetta insieme per migliorare la qualità della vita del proprio quartiere, grazie agli apporti e alle risorse di tutti i suoi membri, ciascuno portatore di doni, valori, punti di vista e culture differenti.
Pro-gettare, infatti, in senso etimologico, vuol dire “gettare al di là di”, proiettarsi verso un “altrove” a partire dal “qui ed ora”, implica dunque un salto verso uno spazio ed un tempo sconosciuti.  Condizione indispensabile per progettare il futuro è il superamento della rassegnazione fatalistica e dei confini circoscritti della realtà attuale, per tentare qualcosa di inedito, attingendo all’intelligenza collettiva.
Il Mercato delle esperienze” è rivolto a tutti coloro che, nonostante tutto, credono sia ancora possibile costruire una comunità educante ed auto-educante in cui soggetti diversi, con saperi ed esperienze diverse, imparino ad integrarsi, interessarsi ed interrogarsi, individualmente e coralmente, sul presente e sugli scenari futuri possibili.  Per partecipare agli incontri è necessario iscriversi, recandosi presso la sede del G.A.A.S. in Via Meridiana 58, ogni Giovedì dalle 18:00 alle 19:00. Iscrizione e frequenza sono gratuite e aperte a tutta la cittadinanza. Ai partecipanti sarà rilasciato un attestato. Per maggiori informazioni telefonare ai numeri 320-4094562 o 3202341597 o visitare il sito www.educazionedemocratica.org.
 Qui di seguito il programma dell'evento:

Conferenze "Educazione, comunità e sviluppo"

Martedì 25 ottobre:
Carmine de Leo, Foggia, da villaggio a città.
Giovedì 27 ottobre:
Giorgio Degasperi, Né vincitori né vinti. Viaggio in Eucrazia.
Venerdì 4 novembre:
Alain Goussot, L’educazione della comunità.
Martedì 8 novembre:
Antonio Vigilante, Pino Tucci, A proposito di Danilo Dolci.
Venerdì 11 novembre:
Luisa Santelli, Educare non è una cosa semplice

Conversazioni maieutiche

Mercoledì 26 ottobre
Giovedì 3 novembre
Sabato 5 novembre
Giovedì 10 novembre
Sabato 12 novembre


Tutti gli incontri si terranno dalle ore 17.00 slle ore 19.00 presso la Civica Pinacoteca "9Cento" in via Marchese De Rosa.


brochure dell'evento


Anna la Cecilia

martedì 4 ottobre 2011

XIV GIORNATA DI STRADA: I RE-SIDENTI PROTAGONISTI DEI "CANTIERI ANIMATI"


C’era una volta, in un tempo lontano, un regno chiamato Concordia che non aveva un re, o meglio, non ne aveva uno  solo, ma tanti: i Re Sidenti, sovrani dell’ordine e della pace.”

Animare i cantieri, per conoscere attraverso il gioco ed informare la comunità sui nuovi servizi offerti dai centri nascenti. Animare la piazza per riappropriarsi degli spazi cittadini creando momenti condivisi di socialità.
Questo il senso della XIV Giornata di Strada dell’Operazione Scurpiddu, intitolata “Cantieri animati”, svoltasi questa mattina 02 Ottobre 2011 nella piazza del Carmine Vecchio, gremita di cittadini interessati e curiosi e di bambini allegri e rumorosi, proprio in prossimità del nuovo Centro Diurno per Minori.
Come ha dichiarato Benvenuto Grillo, Presidente del Gruppo di Azione e Animazione Socialerendere partecipe la cittadinanza rispetto a ciò che le istituzioni stanno ponendo in essere significa promuovere nei cittadini la presa in carico comunitaria del disagio”.
La manifestazione, organizzata dal G.A.A.S. con la collaborazione di numerose associazioni locali, si è aperta con una divertente caccia al tesoro, intitolata “A caccia di diritti” che, a partire dalla favola “I Re-Sidenti di Concordia”, ha impegnato tutti i bambini nella ricerca del tesoro perduto dai Residenti: un baule contenente la “Convenzione sui Diritti dell’Infanzia”. Questi ultimi, dopo aver costruito la corona regale realizzata con cartoncini colorati e nastro dorato, al termine della caccia sono stati investiti del titolo di “Cittadini-Residenti responsabili”, difensori della città e sapienti conoscitori dei diritti dei bambini, nel corso di una vera e propria Cerimonia di Incoronazione, messa in scena dalla Scuola di Arti Sceniche “Luci in Scena”. La Cerimonia simbolica ha visto anche la partecipazione del Sindaco Gianni Mongelli, immortalato in una foto ricordo.


Gli adulti, mentre i bambini erano impegnati tra indovinelli e prove da superare, hanno potuto informarsi, presso l’apposito punto informativo, sui tre nuovi centri nascenti nella città di Foggia, presentati dal Comune e finanziati dalla Regione Puglia.
Nello specifico i progetti prevedono la riconversione dell'ex-Gil in un Centro di Mediazione Civile e Penale, dell'ex II Circoscrizione Cattedrale in un Centro Diurno per Minori e dell'ex Carcere di Sant'Eligio in un Centro di Accoglienza per persone senza fissa dimora.
Numerosi gli stand delle associazioni ed enti partner, che hanno presentato ai partecipanti le loro iniziative: “Libera”, “Fratelli della Stazione”, “Emergency”, “Amnesty International”, “Luci in Scena”, “Musica è”e la Rivista di Pedagogia politica “Educazione Democratica”. Il rappresentante di quest’ultima, Antonio Vigilante, ha raccolto le iscrizioni al Corso “Il Mercato delle esperienze”, organizzato insieme al G.A.A.S. e finanziato da Ce.Se.Vo.Ca, articolato in 10 incontri incentrati sul tema “educazione e sviluppo comunitario”, che si terranno dal 25 Ottobre al 12 Novembre 2011 nei locali della Pinacoteca 9Cento, in via Marchese De Rosa.(per info telefonare al 3204094562 o al 3202341597).
Alla Giornata hanno preso parte anche la “Cooperativa Sociale Aura” che si occupa dell’accoglienza dei minori a rischio devianza con l’ordine dei Murialdini di San Michele, rappresentata dall’educatore Vincenzo Tria, e l’Ipab dell’Addolorata, promotore del progetto per i senza fissa dimora, rappresentato dal Dott. Alfonso De Pellegrino.
Presente inoltre un banchetto della ASL di Foggia, con cui il G.A.A.S. ha sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato ad attivare azioni di monitoraggio ed orientamento delle popolazioni immigrate rispetto ai servizi sanitari offerti dal territorio.
La giornata di festa è terminata con uno spettacolo di danze popolari a cura dell’ Associazione Culturale “Musica e’”, che ha trascinato grandi e piccini dentro un cerchio di musica e balli.


Qui di seguito la favola "I Re-Sidenti di Concordia" che ha aperto la caccia al tesoro:

C’era una volta, in un tempo lontano, un regno chiamato Concordia che non aveva un re, o meglio, non ne aveva uno  solo, ma tanti: i Re Sidenti, sovrani dell’ordine e della pace. Ogni giorno, quando il sole ancora sbadigliava sulla testa, il popolo si radunava davanti al Tempio delle Parole per organizzare feste, escursioni e spedizioni di pulizia  tra le strade del regno. Al calar della sera, quando la timida luna arrossiva nel cielo, i Re-Sidenti si riunivano in cerchio nel Grande Consiglio di Concordia e, nella calda intimità della pietra e del fuoco, discutevano di grandi progetti futuri e delle opere da realizzare per rendere il regno sempre più bello e giocoso. Le mamme, dopo essersi prese cura dei loro bambini e dell’ambiente, raccontavano alle altre mamme le loro fatiche quotidiane, per poi danzare appagate e stremate intorno al fuoco, a ritmo di pifferi e tamburi . I nonni narravano ai bambini storie lontane di barche e marinai, boschi e contadini  e  favole antiche di fantasmi e guerrieri. Ogni volta c’era qualcuno disposto ad ascoltare, consigliare, proteggere e far sorridere chi era in difficoltà. Nessuno era mai solo e sebbene ognuno avesse una casa propria fatta di panna e cioccolato, i Re Sidenti trascorrevano la maggior parte del loro tempo in piazza insieme agli altri. Mentre gli adulti chiacchieravano, i bambini giocavano allegramente in strada, nei parchi o nei cortili, dipingevano il regno coi colori dell’arcobaleno  e poi, stanchi della terra, volavano sulle altalene come farfalle toccando il cielo un dito. I bambini ricoprivano un ruolo importantissimo nel Regno: erano considerati esseri  illuminati. Prima di prendere una decisione importante per il futuro di Concordia  il Gran Consiglio dei Grandi si consultava con Il Piccolo Consiglio dei Piccoli, ascoltava con attenzione ogni pensiero, idea o necessità che i bambini esprimevano , convinti che il loro contributo sarebbe stato molto utile per fare scelte migliori per tutti.
 I Re-sidenti del Regno di Concordia erano davvero felici, si amavano e rispettavano l’un l’altro e nessun problema o conflitto turbava la loro serenità poiché ogni difficoltà veniva affrontata e risolta insieme. Ma la gente di Concordia nascondeva un prezioso segreto, tanto ambito dagli altri regni vicini: possedeva uno scrigno pieno zeppo di diritti! Ognuno era padrone dei propri diritti, li conosceva uno ad uno e si muoveva  percorrendo la strada da essi  indicata per vivere bene con se stessi e con gli altri.
Ma…. in un giorno d’eclisse il popolo dei Contrari entrò di soppiatto nel loro Regno e rubò tutti i diritti. Da quel momento nulla fu più come prima. I Re-sidenti non avevano più un tetto sotto cui dormire né un posto in cui giocare, ognuno si era chiuso nel suo dolore e nella sua solitudine, i problemi diventarono pietre e poi montagne insormontabili che separarono irrimediabilmente  i Re-Sidenti tra loro. Ormai il disordine, i contrasti ed i litigi facevano da cattivo padrone tra la gente di Concordia, che aveva smarrito la strada per stare bene insieme. Gli invasori, però, avevano dimenticato di rubare  il diritto di cercare………

Il vostro compito sarà quello di aiutare i Re Sidenti a ritrovare i loro diritti violati. Per aiutarli dovrete superare otto  prove, al termine delle quali troverete un meritato tesoro, promesso dal popolo di Concordia tanto tempo fa…..

Abbiamo realizzato per voi due piccoli video con le foto della XIV Giornata di Strada, uno nella versione veloce ed amatoriale, l'altro nella versione lenta e professionale. Buona visione!






Anna la Cecilia



martedì 27 settembre 2011

CANTIERI ANIMATI: XIV GIORNATA DI STRADA DELL'OPERAZIONE SCURPIDDU



Nella “Carta della rigenerazione urbana”, approvata nel 2009 dalla Giunta comunale di Foggia in attuazione della Legge Regionale n. 21 del 2008, si legge che “informare tutti i soggetti coinvolti è indispensabile non solo per dare trasparenza formale alle modalità di realizzazione di un progetto, ma soprattutto per far si che ogni attore, contribuendo effettivamente alla sua formulazione, ne condivida gli scopi, la forma, le modalità ed i tempi di attuazione. Ciò renderà possibile, al processo concertativo, comporre un quadro in cui i differenti interessi convergano, in modo equilibrato, in un interesse generale compreso e riconosciuto da tutti”.
Come si evince sempre dallo stesso documento, il lavoro di “indagine ed ascolto” del luogo e dei suoi abitanti è la premessa necessaria ad ogni progetto di rigenerazione e deve accompagnare la sua realizzazione in tutte le fasi, laddove il concetto di “rigenerazione” supera quello di riqualificazione edilizia ed assume importanti valenze sociali.
E’ risaputo che i progetti di maggior successo, onde evitare processi trasformativi calati dall’alto e per tali motivi contestabili dai cittadini, sono quelli che coinvolgono attivamente la cittadinanza in ogni fase progettuale e che godono perciò di un ampio sostegno comunitario. Progetti, quindi, capaci di assorbire le domande sociali, di esprimere e soddisfare le aspettative  della comunità e di integrarsi con il contesto urbano non solo dal punto di vista fisico ma anche e soprattutto sociale e culturale, per la costruzione di una forte cultura comunitaria della partecipazione.
I tre progetti promossi dal Comune di Foggia e finanziati dalla Regione Puglia, come ampiamente pubblicizzato dai mass media, interesseranno la II Circoscrizione Cattedrale di Via Frascolla che darà vita ad un Centro Diurno per minori, la storica struttura fascista dell’ex-Gil di Via Matteotti, dove verrà realizzato un Centro di Mediazione Civile e Penale con annesso Sportello anti-violenza e l’ex Carcere femminile di Sant’Eligio, dove nascerà un Dormitorio per Persone Senza Fissa Dimora. Le progettualità hanno visto il coinvolgimento del privato collettivo, costituito da cittadini singoli o organizzati in associazioni, in rappresentanza degli interessi  del territorio di competenza, sin dalle fasi di pianificazione. I meriti vanno all’amministrazione comunale e nello specifico all’Assessorato Alle Politiche Sociali, che ha saputo recepire i suggerimenti del privato collettivo ed intercettare i finanziamenti per la realizzazione di tre strutture che rispecchiano i bisogni urgenti della comunità.
Sempre nella carta sulla rigenerazione urbana si sottolinea che “condizione necessaria per il perseguimento di una buona qualità urbana è che gli interessi del privato collettivo non vadano solo raccolti e registrati, ma anche facilitati, attraverso la più ampia informazione preventiva ed un confronto che renda chiare le intenzioni degli altri attori e le condizioni reali nelle quali si svilupperanno i programmi. Ogni progetto dovrà, dunque, essere comunicato e monitorato, in tutte le sue fasi di elaborazione e di attuazione, attraverso attività specifiche”.
Al fine di continuare a condividere e socializzare con la cittadinanza le progettualità istituzionali,  i cui lavori di attuazione sono in corso d’opera, ed informare i cittadini sui nuovi servizi che verranno messi a disposizione dai Centri nascenti, orientandoli e sensibilizzandoli rispetto alle nuove possibilità di presa in carico del disagio ed all’opportunità di crescita comunitaria, il G.A.A.S. ha pensato di organizzare la XIV Giornata di Strada dell’Operazione Scurpiddu, che si terrà nella mattinata di Domenica 02 Ottobre 2011, a partire dalle ore 09:30, nel piazzale antistante la Chiesa di “San Pasquale” (Piazza del Carmine Vecchio), proprio in prossimità del nuovo Centro Diurno per minori.
Il programma prevede, oltre agli stands delle varie associazioni partners ed agli sportelli informativi sui progetti di cui sopra, la realizzazione di una caccia al tesoro intitolata “Caccia ai Diritti” che si intreccerà con giochi di strada quali il tiro alla fune, la corsa con i sacchi e la bandierina. La caccia al tesoro intende avvicinare i bambini al tema dei diritti civili espressi dalla “Convenzione sui Diritti dell’Infanzia” ed informarli attraverso il gioco sui tre progetti nascenti. Sono previsti inoltre laboratori teatrali e di animazione musicale. Saranno partner dell’iniziativa le Associazioni  “Luci in scena”, “Libera”, “Emergency”, ”Amnesty International” “Fratelli della Stazione”,  “Teatro dei Limoni”, “Musica è”, le Cooperative Sociali “Scurpiddu” ed “Aura” e la rivista di pedagogia politica “Educazione democratica” con la quale il G.A.A.S. ha in procinto di realizzare un progetto risultato vincitore del Bando di Formazione 2011 del Ce.Se.Vo.Ca, intitolato “Il Mercato delle Esperienze”. Durante la Giornata di Strada sarà possibile ricevere informazioni a riguardo ed eventualmente procedere all’iscrizione al corso, al termine del quale verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
La Giornata di Strada è patrocinata dal “Ce.Se.Vo.Ca”, dalla Scuola Elementare “N. Parisi”, che promuoverà l’evento tra le famiglie degli alunni del proprio istituto e dalla A.s.l. di Foggia, con cui il G.A.A.S. ha sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato ad attivare azioni di monitoraggio ed orientamento delle popolazioni immigrate rispetto ai servizi sanitari offerti dal territorio.
Un particolare ringraziamento va alle Parrocchie di “San Pasquale” e del “Carmine Vecchio” ed al Centro per anziani “S.Antonio” , che hanno manifestato interesse e piena condivisione rispetto all’”invasione” ludica della piazza in cui esse sono ubicate.


Anna la Cecilia
Associazione G.A.A.S